MotoGP
MotoGP, Carlo Pernat: “Bagnaia il pilota che serviva a Ducati. Yamaha è indietro, Marquez non credo farà i test”
Si volta pagina. Il 2022 sarà una stagione particolare per la MotoGP, ovvero quella del post Valentino Rossi. Il Circus delle due-ruote ha salutato il ‘Dottore’ in quel di Valencia (Spagna) e gli appassionati si sono fatti sentire.
Il nove volte iridato ha lasciato una pesante eredita per i connotati iconici insiti nel numero ’46’. E ora? Si apre un nuovo capitolo. Nella massima cilindrata i presupposti in chiave italiana sono importanti: la Ducati ha concluso in maniera molto convincente e Francesco ‘Pecco’ Bagnaia, secondo nella classifica generale del 2021, ha mostrato chiari segnali di vitalità.
E quindi? Per analizzare quello che potrà accadere ci siamo rivolti a Carlo Pernat, noto ed apprezzato manager del Motomondiale, nonché scopritore di talenti pazzeschi come Max Biaggi e lo stesso Valentino Rossi, attuale manager di Enea Bastianini.
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Carlo, è iniziata l’era post Valentino Rossi. Un’assenza che peserà nel Circus?
“Sicuramente, Valentino era ed è unico nel proprio genere. E’ uno di quei personaggi che va oltre i risultati sportivi. E’ riuscito a catturare l’attenzione del grande pubblico con il suo modo di correre e di essere. Questo vale anche di più dei suoi nove titoli mondiali“.
Un’icona, quindi, che non potrà essere sostituita?
“Non credo anche perché non vedo piloti con una statura carismatica come la sua. Si apre quindi un nuovo scenario e vediamo che cosa verrà fuori“.
Già, si dà il via a qualcosa di diverso, ma comunque l’Italia ha Bagnaia e Ducati su cui puntare?
“Sicuramente il pacchetto formato da Pecco e la Rossa è molto competitivo. Mi sbilancio: sono candidati a vincere il titolo”.
Come mai così convinto?
“Da Aragon 2021, Bagnaia ha fatto il classico step. Ha capito di poter vincere davvero. La Ducati già da tempo è competitiva, ma era sempre mancato il pilota per vincere. Per quanto mi riguarda, Pecco ha tutte le caratteristiche che servono, anche perché Quartararo sulla Yamaha penso avrà delle difficoltà dal punto di vista tecnico“.
Yamaha quindi un po’ in difficoltà?
“Non hanno chiuso l’annata nel modo migliore, anche se appare paradossale visto che hanno vinto il Mondiale con il francese. Però l’evoluzione della M1 mi porta a pensare che altri siano più avanti“.
E la Honda?
“Qui si apre uno scenario interessante. Marc Marquez non sta bene e credo che non farà i test pre-season in Malesia e in Indonesia. E’ il momento più complicato della sua carriera“.
Pensi che tornerà quello di prima dell’incidente di Jerez de la Frontera?
“Chi può dirlo, i problemi che ha avuto e sta avendo non sono pochi e trascurabili. La Honda ha bisogno di lui, ma necessita anche di un intervento tecnico importante per fare un po’ quello che sono riusciti a realizzare in Ducati nell’ultimo periodo“.
Carlo, parlavamo di pesante eredità in Italia con il ritiro di Valentino. Ma dietro lui quindi su chi possiamo contare?
“Bagnaia, sicuramente, e ne abbiamo già parlato. Morbidelli e Bastianini sono piloti di grande valore“.
Qui ti fermo su Bastianini, tu hai un rapporto particolare con lui?
“Certo (sorride), lo conosco bene. Enea è molto veloce e l’ha dimostrato con una Ducati vecchia di due anni. Quest’anno avrà una GP21, mi auguro che possa migliorare nelle qualifiche“.
E il movimento italiano tra i giovani come sta?
“Direi bene, in Moto2 secondo me Vietti e Arbolino possono fare bene e Foggia in Moto3 anche. Nel CIV e nel CEV ci sono alcuni piloti che sto tenendo sotto controllo ma…“.
Non ci vogliamo sbottonare?
“Preferisco non rivelare i miei segreti (sorride). La pista presto parlerà“.
Foto: LaPresse