Senza categoria
Novak Djokovic non può entrare in Australia! Cancellato il visto. Il Presidente della Serbia: “Combattiamo per lui”
AGGIORNAMENTO ORE 22.25. Il visto di Novak Djokovic è stato cancellato! Il tennista non può entrare in Australia e deve tornare a casa col primo aereo utile. Attendiamo ulteriori sviluppi. Stante così le cose, il serbo non giocherà gli Australian Open.
—
AGGIORNAMENTO ORE 22.10. Aleksandr Vucic, Presidente della Repubblica di Serbia, è stato al telefono con Novak Djokovic, ancora bloccato all’aeroporto di Melbourne. Il politico ha annunciato che “la Serbia combatterà per Novak Djokovic, per la giustizia e la verità“.
—
“La Serbia chiede che Novak Djokovic venga rilasciato con effetto immediato“. Questo è l’annuncio che Daniel Emery, Ambasciatore serbo in Australia, ha diffuso attraverso la testata Informer. La vicenda sta prendendo addirittura un piega diplomatica e il padre del numero 1 al mondo è stato molto chiaro attraverso Sputnik Serbia: “Non ho idea di cosa stia succedendo, hanno trattenuto mio figlio per cinque ore. Questa è una battaglia per un mondo libero: non è soltanto una battaglia per Novak, ma una battaglia per tutto il mondo“.
Ricordiamo quanto è successo. Novak Djokovic è un dichiarato no-vax e, stante la sua ferma convinzione nel non sottoporsi al vaccino, non potrebbe partecipare agli Australian Open, primo Slam della stagione di tennis in programma sul cemento di Melbourne dal 17 al 30 gennaio. Per entrare in Australia, infatti, è necessario avere completato il ciclo vaccinale oppure avere ricevuto un’esenzione medica. Esenzione medica che è stata consegnata al giocatore serbo dopo una lunga telenovela e che ha generato diverse polemiche.
L’atleta si è dunque diretto a Melbourne, ma all’arrivo in aeroporto è stato bloccato: le autorità non lo hanno fatto passare, perché il suo visto non sarebbe in regola. Come riportano più fonti, il ribattezzato Nole è stato trattenuto in una stanza dell’aeroporto e impossibilitato a usare il proprio cellulare. In quel contesto Novak Djokovic sarebbe stato sottoposto a un interrogatorio dai funzionari dell’Australian Border Force almeno fino all’1:15 di notte (ora locale, sono avanti nove ore rispetto a noi). Era atterrato un paio di ore prima.
L’Immigrazione è infatti di pertinenza del Governo Federale dell’Australia, non dei singoli Stati, e apparentemente il suo status di persona esentata dalla necessità di essere vaccinata per motivi medici è in fase di valutazione da parte delle autorità federali. Il premier Scott Morrison ha ribadito che la domanda di ingresso di Djokovic verrà valutata esattamente come quella di tutti gli altri stranieri che fanno richiesta di ingresso in Australia, e che in caso di non idoneità dei documenti presentati, sarà rispedito a casa. Il Governo dello Stato di Victoria ha inoltre confermato di non aver accettato la richiesta di supporto per la domanda di visto di Djokovic.
Jaala Pulford, ministra dello sport ad interim dello Stato del Victoria, ha precisato: “Il governo federale ha chiesto se sosterremo la richiesta di visto di Novak Djokovic per entrare in Australia. Non forniremo a Novak Djokovic il supporto individuale per la richiesta del visto per partecipare agli Australian Open 2022. Siamo sempre stati chiari su due punti: l’approvazione dei visti è una questione per il governo federale e le esenzioni mediche sono una questione per i medici”.
Foto: Lapresse