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Olimpiadi Invernali, gli sport in cui l’Italia ha raccolto più ori nella storia
Sono 40 le medaglie d’oro conquistate dall’Italia nella storia dei Giochi olimpici invernali. Non sono poche, ma ci sono tante nazioni che hanno meglio. Se a livello estivo il Bel Paese può essere considerato la sesta potenza di tutti i tempi (dietro a Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Cina, Germania e Francia), in ambito invernale l’Italia è appena fuori dalla top-ten delle nazioni con più successi olimpici. Norvegia, Germania, Stati Uniti, Russia, Canada, Austria, Svezia, Svizzera, Olanda e Finlandia hanno infatti raccolto più successi degli azzurri.
È lo sci alpino lo sport dove il Bel Paese ha ottenuto più affermazioni, ben 14, pari al 35% del totale. Il trionfo originario fu quello di Zeno Colò, nella discesa di Oslo 1952, ma la disciplina ha macinato vittorie soprattutto nell’ultimo mezzo secolo. Nelle tredici edizioni dei Giochi andate in scena da Sapporo 1972 a Pyeongchang 2018, solamente tre volte questo sport non ha portato in dote neppure un successo. Quasi la metà degli ori reca la firma dei due atleti più iconografici della storia, ovverosia Alberto Tomba e Deborah Compagnoni (3 a testa). Però non va dimenticato anche il contributo di Gustav Thöni, Piero Gros, Paoletta Magoni, Josef Polig, Daniela Ceccarelli, Giuliano Razzoli e Sofia Goggia. Non a caso, a Pechino 2022 tante speranze di far risuonare l’inno di Mameli sono riposte proprio in questa disciplina.
Segue, a quota 9 ori, lo sci di fondo. Franco Nones aprì la sequenza vincente a Grenoble 1968, ma l’epoca di grazia è stata quella andata dal 1992 al 2006, con ben otto trionfi concentrati in cinque edizioni. Stefania Belmondo, Manuela e Giorgio Di Centa, Gabriella Paruzzi, senza dimenticare le due staffette maschili (Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta, Silvio Fauner prima; Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer, Cristian Zorzi poi). Difficile raggiungere la doppia cifra a Pechino, a meno di un autentico miracolo nella sprint maschile.
Olimpiadi Invernali, gli sport in cui l’Italia non ha mai vinto una medaglia
Anche lo slittino è alquanto blasonato, con 7 affermazioni. Armin Zöggeler e Paul Hildgartner (da solo e in coppia con Walter Plaikner) hanno saputo ripetersi, ma si sono ricoperti di gloria anche Erika Lechner, Gerda Weißensteiner e il tandem composto da Kurt Brugger/Wilfried Huber. In Cina non ci sono azzurri favoriti, ma gli outsider non mancano.
Nonostante la perdurante crisi, il bob è ancora oggi il quarto sport più vincente di sempre, forte di 4 ori. Purtroppo a Pechino non ci sarà modo di rinverdire i fasti di Lamberto Dalla Costa, Eugenio Monti e Günther Huber.
Il ghiaccio ha dovuto aspettare Lillehammer 1994 per issarsi sul trono di Olimpia, quando nello short track la staffetta maschile formata da Maurizio Carnino, Orazio Fagone, Hugo Herrnhof e Mirko Vuillermin sfatò uno storico tabù. A Pyeongchang Arianna Fontana ha portato in dote il secondo oro alla propria disciplina e il sogno è di ripetersi a Pechino.
Sono 2 anche i trionfi dello speed skating, concentrati nell’irripetibile edizione di Torino 2006. Enrico Fabris entrò nell’immaginario collettivo, imponendosi sia a livello individuale che nella prova a squadre, accompagnato da Matteo Anesi, Stefano Donagrandi e Ippolito Sanfratello.
Infine, non va dimenticato come il primo oro italiano di sempre sia arrivato nello skeleton, grazie a Nino Bibbia a St.Moritz 1948. Al contrario, l’ultima disciplina a essersi aggiunta alla lista è lo snowboard, per merito di Michela Moioli a Pyeongchang 2018.
Un totale di 40 medaglie del metallo più pregiato, divise in otto sport diversi. Quale sarà il prossimo a entrare nel club vincente? Per Pechino 2022 il principale indiziato è il biathlon, che sinora ha raggranellato un argento e cinque bronzi. L’edizione cinese sarà quella buona per raggiungere un traguardo, a oggi, solo sfiorato?
Foto: Olycom