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Olimpiadi Invernali, gli sport in cui l’Italia non ha mai vinto una medaglia

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I Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 assegneranno medaglie in 15 differenti sport. La situazione è ormai stabile da Salt Lake City 2002, da quando abbiamo 7 discipline della neve (sci alpino, sci di fondo, biathlon, salto con gli sci, combinata nordica, snowboard, freestyle), 5 del ghiaccio (pattinaggio di figura, speed skating, short track, hockey, curling) e 3 del budello (slittino, bob, skeleton). La famiglia si allargherà a Milano-Cortina 2026, dove entrerà nel programma anche lo sci alpinismo, ambito in cui gli azzurri avranno concrete chance di medaglia.

Cionondimeno, sorge spontanea una domanda in merito all’immediato. In quali sport invernali l’Italia non è ancora salita sul podio ai Giochi olimpici? Ebbene, delle quindici discipline correnti, sono solo quattro quelle in cui un azzurro non si è mai piazzato nelle prime tre posizioni. In rigoroso ordine alfabetico, il ristretto elenco comprende curling, freestyle, hockey ghiaccio e salto con gli sci.

Almeno due di questi ambiti sono destinati ad arrivare a Milano-Cortina 2026 ancora a secco di medaglie, ovverosia gli ultimi citati. Nell’hockey ghiaccio l’Italia non sarà proprio presente a Pechino 2022, in quanto sia la nazionale maschile che quella femminile hanno mancato la qualificazione. Nel salto con gli sci avremo in gara diversi azzurri, ma nessuno di essi avrà la possibilità di lottare per il podio. Altrove, invece, qualche piccola chance di medaglia potrebbe esserci.

Olimpiadi Invernali, la difficoltà di ripetersi. Gli italiani che hanno vinto l’oro in due edizioni consecutive

In particolare è il curling maschile a sognare il primo podio a Cinque cerchi. Intendiamoci, l’Italia non parte certo con i favori del pronostico e quattro nazioni sembrano avere qualcosa in più (Canada, Svezia, Gran Bretagna, Stati Uniti). Tuttavia in questo sport le sorprese sono sempre dietro l’angolo e non bisogna dimenticare come il team guidato da Joel Retornaz si sia fregiato del bronzo europeo solo poche settimane orsono, peraltro battendo proprio gli svedesi, seppur in un match di round robin. Devono allinearsi i pianeti, ci vuole una buona dose di fortuna, ma la medaglia non è del tutto impossibile.

Un discorso simile vale anche per il freestyle, dove chi culla l’idea di riscrivere la storia degli sport invernali italiani è Simone Deromedis. Nella specialità skicross, a dicembre il ventunenne trentino ha arpionato il primo podio della carriera in Coppa del Mondo. Ripetersi a Pechino sarebbe un’impresa, anche perché due medaglie sembrano già prenotate dai francesi Bastien Midol e Terence Tchiknavorian. Però l’azzurro è senza dubbio tra i migliori dieci della disciplina e nella gara secca può succedere di tutto, soprattutto se qualche big dovesse essere vittima di imprevisti o l’outsider di turno dovesse vivere la più classica delle giornate di grazia.

Foto: La Presse

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