Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Europei 2022: le speranze di medaglia dell’Italia. Due gare su quattro da protagonisti
Due chance di medaglie, due gare da protagonisti da vivere fino all’ultimo secondo. Sale la tensione positiva in casa Italia a poche ore dall’inizio dei Campionati Europei 2022 di pattinaggio artistico, rassegna in programma questa settimana alla Tondiraba Ice Hall di Tallinn, in Estonia.
La possibilità di salire sul podio sembra davvero più che concreta nella specialità della danza sul ghiaccio con i veterani Charléne Guignard-Marco Fabbri. Gli atleti di Barbara Fusar Poli infatti, dopo il forfait di Papadakis-Cizeron, potranno lottare ad armi pari per un piazzamento alle spalle di Sinitsina-Katsalapov, il cui titolo è già prenotato, lottando ad armi pari con i russi Stepanova-Bukin, apparsi leggermente sottotono in questo primo stralcio di stagione a comunque in grado di ribaltare ogni pronostico in qualsiasi da tempo.
In via precauzionale però è importante citare anche altre due coppie che difficilmente centreranno la top 3 ma che, siamo certi, si avvicineranno e non poco al gruppo di testa. Stiamo parlando dei terzi danzatori della Russia, Diana Davis-Gleb Smolkin, saliti di colpi in modo impressionante nell’ultimo periodo, e dei britannici stanziati in Canada Lilah Fear-Lewis Gibson.
Più difficile, ma tutt’altro che impossibile l’impresa per Daniel Grassl, motivato a conquistare il primo podio continentale della carriera scontrandosi con avversari alla pari. Lo scenario è infatti tra i più imprevedibili della storia recente, specie dopo il ritiro di Mikhail Kolyada, rimasto in Patria per un infortunio lieve. Il pattinatore allenato da Lorenzo Magri se la vedrà infatti con avversari di alto livello, alle prese però spesso con delle performance davvero altalenanti, dunque capaci di realizzare sia prestazioni incredibili che disastri inenarrabili.
Da tenere sott’occhio in toto ci sarà tutta la compagine russa formata da Evgenii Semenenko, Mark Kondratiuk e Andrei Mozalev. Riflettori poi puntati sul georgiano già bronzo a Graz 2020 Morisi Kvitelashvili e, non ultimo, sul francese Kevin Aymoz, terzo alle Finali Grand Prix 2019, senza dimenticare personalità come il secondo atleta d’oltralpe Adam Siao-Him Fa e il lettone Deniss Vasiljevs. La ricetta, per questa volta, sarà semplice: chi sbaglierà di meno adottando la strategia migliore avrà la meglio.
Praticamente impossibile invece qualsiasi possibilità di piazzamento di lusso nelle coppie d’artistico e nella prova individuale femminile, entrambe monopolizzate dalla Russia che, salvo soprese clamorose, conquisterà tutte le caselle disponibili.
Foto: Valerio Origo