Si è appena conclusa alla Tondiraba Ice Hall di Tallinn (Estonia) la prima giornata dei Four Continents 2022 di pattinaggio artistico, rassegna in scena fino a sabato 22 gennaio quest’anno decisamente meno interessante del solito causa la scelta, ragionevolissima, da parte di tutte le Nazioni (ad eccezione della Corea del Sud) di schierare le cosiddette seconde linee, non rischiando dunque in chiave pandemia nessun atleta coinvolto alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022.
La gara di cartellone è stata certamente lo short program individuale femminile, vinto dalla giapponese Mai Mihara, unica del lotto a scavalcare i 70 punti proponendo una performance senza sbavature costituita dal doppio axel, dal triplo lutz combinato con il triplo toeloop e dal triplo flip, elementi che le hanno concesso di ottenere 76.62 (39.27, 33.35). Sotto di lei grandissima bagarre per ciò che concerne la lotta al podio: al secondo posto si è infatti posizionata l’ottima sudcoreana Haein Lee, autrice di una prestazione da 69.97 (37.89, 32.02); praticamente attaccata poi la compagna di Nazionale Yelim Kim, terza con 68.93 (36.34, 32.59). Imprecisa invece la favorita Young You, attualmente quarta con 67.86 (35.20, 32.66) dopo un errore nel triplo axel, aperto in fase di rotazione. A tallonare l’allieva di Mie Hamada ci ha pensato quindi Audrey Sin, quinta con 67.20 (36.40, 30.80).
Situazione interessante anche nelle coppie d’artistico con la leadership conquistata dagli statunitensi Audrey Lu-Misha Mitrofanov, abili a confezionare una prova valutata 68.35 (37.74, 30.61), cinque lunghezze in più dei canadesi Evelyn Walsh-Trennt Michaud, al momento secondi con 65.42 (35.33, 30.09) davanti a Emily Chan-Spencer Akira Howe, terzi con 64.47 (35.18, 29.29).
Nella danza infine dominio totale di Caroline Green-Michael Parsons, i quali hanno polverizzato il loro primato personale scavalcando per la prima volta in carriera quota 80 raccogliendo 80.62 (46.66, 33.96). A distanza siderale si sono posizionati poi Kara Muramoto-Daisuke Takahashi, al posto d’onore con 72.43 (42.31, 31.12). Una detrazione scaturita da una durata eccessiva del sollevamento rotazionale ha poi leggermente inguaiato il cammino di Christina Carreira-Anthony Ponomarenko che, con 69.35 (39.55, 30.80), dovranno stare attentissimi in vista del segmento più lungo a difendersi dagli eventuali attacchi di Carolina Soucisse-Shane Firus, quarti a soli venti centesimi di distanza con 69.15 (39.27, 29.88).