Pattinaggio Artistico
Pattinaggio artistico, Pechino 2022: i favoriti del singolo maschile. Yuzuru Hanyu e Nathan Chen in lotta per il titolo
Da una parte il migliore di tutti i tempi, dall’altra l’unico a essere riuscito a dargli veramente filo da torcere. Sarà una sfida oltremodo sensazionale quella per la medaglia d’oro nella specialità individuale maschile di pattinaggio artistico alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 che vedrà sfidarsi per l’ennesima volta il nipponico Yuzuru Hanyu e lo statunitense Nathan Chen.
Per i due atleti sarà il quarto incontro del quadriennio. E i precedenti sono tutti a favore del nativo di Salt Lake City. Dalla scorsa rassegna a cinque cerchi infatti l’allievo di Rafel Arutunian si è imposto ai Mondiali 2019 di Saitama, alle Finali Grand Prix di Torino (sciorinando l’ormai celebre libero composto da cinque quadrupli) e, in ultimo, nell’ultima rassegna iridata di Stoccolma. La grande capacità realizzativa è certamente la sua arma vincente: riuscendo ad atterrare una moltitudine di salti quadrupli, a costo di sacrificare non poco la componente coreografica, Chen è diventato negli ultimi quattro anni il pattinatore più vincente, trionfando in undici delle dodici gare di prima fascia disputate.
Dal canto suo Yuzuru Hanyu, forte dei suoi due trionfi a Sochi e PyeongChang, avrà due tentativi per scrivere ancora pagine di storia indelebili della disciplina. L’alieno infatti potrà cercare di vincere per la terza volta consecutiva il titolo olimpico, qualcosa di veramente fantascientifico, e provare a diventare il primo pattinatore di sempre a completare in gara il quadruplo axel, salto da quattro giri e mezzo di rotazione. Cosa sceglierà di fare il fenomeno di Sendai? Forse una delle due cose, o magari tutti e due. Lo scopriremo nel dettaglio soltanto la prossima settimana.
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Lotta apertissima poi per l’ultima posizione sul podio che, verosimilmente, verrà sempre contesa tra Stati Uniti e Giappone, complice la presenza di Vincent Zhou, altro “saltatore seriale”, e dei più completi Shoma Uno, già argento in Corea del Sud quattro anni fa, e il giovanissimo Yuma “Piuma” Kagiyama, personalità che ha fatto della qualità la sua più grande peculiarità. Più difficile invece il posizionamento degli altri avversari, anche se non sarà da sottovalutare, tra gli altri, il padrone di casa Jin Boyang, capace di compiere capolavori come dei disastri. Grande assente invece il russo Mikhail Kolyada, non partito dopo essere risultato positivo al Covid-19.
Foto: LaPresse