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Pechino 2022, Michela Moioli: “Pronta al ruolo di portabandiera e a dare il 110%, peccato per Sofia ma sono sicura che ce la farà”

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Due grandi sportive. Due campionesse olimpiche. Due amiche. Due conterranee. Sofia Goggia e Michela Moioli. Insieme in tanti momenti delle loro vite, e delle loro carriere, anche il giorno indimenticabile della ufficialità di Milano-Cortina quale sede dell’Olimpiade invernale del 2026. Un destino legato in maniera inscindibile. Tanto che, quando Sofia ha dovuto alzare bandiera bianca in vista della Cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici di Pechino, il suo ruolo di portabandiera è andato proprio a Michela. Un passaggio di consegne in qualche modo. Con tante emozioni, contrastanti ovviamente, e anche per questo la snowboarder non ha potuto festeggiare troppo questo avvenimento.

La ventiseienne nativa di Alzano Lombardo ha raccontato le sue emozioni e il suo avvicinamento alla trasferta cinese in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Essere stata nominata portabandiera non ha cambiato il fatto che debba rimanere concentrata. Più che altro adesso sento l’incombenza dei tamponi (due da effettuare nelle 96 ore precedenti la partenza del volo, in programma martedì, ndr) ma per il resto va bene. Essere a Pechino venerdì 4 febbraio non cambierà i miei tempi, la gara sarà mercoledì 9, alla Cerimonia avrei partecipato comunque. Ho ancora più brividi, sono contentissima di esserci con questo ruolo”.

Michela Moioli spiega come aveva accolto la prima scelta, ovvero di puntare su Sofia Goggia e non su di lei: “Portabandiera alla Cerimonia d’apertura è un ruolo che ogni atleta sogna, ma era stata fatta una scelta e la rispetto. Per come la vedo, non c’era una persona che lo meritasse più di Sofia. Se sarà in grado di recuperare? Sofia ne ha passate di tutti i colori e ha sempre trovato la forza di arrivare dove voleva. Io sono convinta che per la discesa del 15 febbraio ce la farà”.

Una domanda che molti addetti ai lavori, e tifosi, si pongono, riguarda la vita che una atleta olimpica deve fare in tempo di pandemia. “Ho fatto la terza dose di vaccino a dicembre. Dalle vacanze di Natale sono stata sempre più scrupolosa, forse anche ossessiva. Non ho visto praticamente nessuno, mi sono fatta portare la spesa a casa, in giro vado sempre con la mascherina. Detto questo, credo sia un terno al lotto. Nella trasferta in Russia di tre settimane fa quasi nessuno la portava, anche in aereo. Per noi della squadra è stato un problema. A me è andata bene”.

Trasferta russa che, tuttavia, tornando ai risultati sportivi, non ha portato che due quinti posti: “Uscire due volte in semifinale non mi era successo e mi ha fatto male. Però mi ha fatto anche capire quanto il livello si sia alzato. Ai Giochi mancherà Samkova, ma stanno andando forte Bankes, Trespeuch, Jacobellis, Brockhoff. C’è da dare il 110 per cento. E poi ci sono le giovani che cercano di prenderti e di risucchiarti. Per noi esperte è sempre più impegnativo”.

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Dopo aver vissuto già PyeongChang 2018, la seconda Olimpiade continua comunque a portare emozioni notevoli per la bergamasca: “La sento arrivare, certo. Più si avvicina e meglio sto. Quando la vedevo lontana, invece, vivevo con l’ansia. Ora so che il lavoro è stato fatto e che la forma c’è. Devo solo gestire gli acciacchi, la schiena e un ginocchio che ogni tanto mi fa capire che non ho più vent’anni. Di PyeongChang mi è rimasta fissa nella mente l’immagine del traguardo. Io che non mi rendo conto, o forse mi rendo conto di aver vinto ma non ci voglio credere. E poi la festa con i miei genitori, gli allenatori. È stata una delle giornate più belle della mia carriera”.

Dallo sport, al suo massimo livello, senza dimenticare la vita di tutti i giorni: “Ho imparato a scindere tra carriera e vita, tra “la Moioli” che gareggia e Michela, anche se non è semplice perché i due aspetti vanno pure a braccetto. La Moioli sta portando avanti la sua carriera, Michela è una ragazza di 26 anni con le sue fragilità e le sue insicurezze, la sua voglia di stare con la gente e di divertirsi. Una ragazza che sogna di costruire tra un po’ una famiglia assieme al suo fidanzato. Una ragazza semplice”.

Foto: Pier Colombo

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