Pentathlon
Pentathlon, la nuova quinta disciplina sarà testata nel corso delle tappe della World Cup 2022
Il mondo del pentathlon sta vivendo l’importante momento della sostituzione dell’equitazione come quinta disciplina del proprio programma. Secondo il capo della Federazione russa di pentathlon moderno, Vyacheslav Aminov, questa modifica verrà testata sul campo nel corso delle tappe della World Cup di quest’anno. “Siamo di fronte a una decisione storica – le sue parole – Se prendiamo la decisione giusta sull’evento da inserire, inizierà una era nuova e molto interessante del pentathlon moderno”.
Anzi, andando nello specifico, la nuova disciplina potrebbe già essere provata nella tappa d’esordio del Cairo che si disputerà nel mese di marzo. Ma, esattamente, cosa dovremo attenderci? Aminov ha aggiunto che alle persone coinvolte nella decisione è stato chiesto di firmare accordi di non divulgazione, ma ha rivelato che “tre o quattro” eventi sarebbero stati considerati per sostituire l’equitazione.
Il gruppo di lavoro dell’UIPM incaricato di supervisionare la decisione ha recentemente presentato le sue prime proposte. Dopo l’incontro sono emersi pochi dettagli, ma si è ipotizzato che la quinta disciplina potrebbe includere una qualche forma di corsa ad ostacoli. Secondo quanto rivelato da insidethegames, l’UIPM ha chiesto feedback e proposte alle Federazioni Nazionali sulla nuova disciplina entro il 15 febbraio, prima di una riunione del gruppo di lavoro ad aprile.
Questo gruppo è stato creato, com’è ben noto, in seguito alla controversa decisione di togliere l’equitazione dal pentathlon moderno in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, mentre la disciplina nel suo complesso è stata, al momento, esclusa dal programma iniziale per i Giochi di Los Angeles 2028.
In questa discussione, ovviamente, si è inserito anche il presidente del CIO, Thomas Bach: “L’UIPM deve finalizzare la sua proposta per la sostituzione dell’equitazione e per il formato generale della competizione prima che lo sport possa essere incluso. Deve dimostrare una significativa riduzione dei costi e della complessità e, non ultimo, un miglioramento nelle aree di sicurezza, accessibilità, universalità, attrattività per i giovani e pubblico in generale”.
Foto: Lapresse