Salto con gli sci

Salto con gli sci, Tourneé dei 4 trampolini Bischofshofen 2022. Doppio appuntamento per recuperare Innsbruck

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Bischofshofen è l’unica località della Vierschanzentournee a non aver mai cambiato la propria collocazione nell’ordine delle tappe. Pertanto sarà l’evento conclusivo della manifestazione per la settantesima volta in altrettante edizioni. Cionondimeno, in questo 2022 ospiterà ben due gare. Questo perché è necessario recuperare la competizione non disputata a Innsbruck nella giornata di ieri. Non è una dinamica nuova, poiché la medesima situazione si verificò anche 14 anni fa.

STORIA
Per la verità la quarta edizione (1955-56) non terminò a Bischofshofen, costretta ad alzare bandiera bianca per mancanza di neve, bensì ad Hallein (località posta una trentina di chilometri più a nord). Si tratta dell’unica competizione valevole per la Vierschanzentournee tenuta su un impianto diverso dagli storici quattro. Il centro del salisburghese è comunque stato teatro di un numero di gare pari a quello di Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen. Infatti nella cinquantaseiesima edizione (2007-08) recuperò la prova non disputata a Innsbruck causa meteo inclemente. Di conseguenza Bischofshofen rappresenta l’unica località in cui si siano disputate due diverse tappe nell’arco della medesima Tournèe. Storicamente si gareggia sul Paul-Außerleitner-Schanze nel giorno dell’Epifania. Non a caso l’appuntamento è anche chiamato Drei Königs Springen (il Salto dei tre Re), con chiaro riferimento ai Re Magi.

Il trampolino, impostato nel 1941 e terminato nel 1947, era inizialmente chiamato Hochkönigschanze. Tuttavia venne ribattezzato in onore di Paul Außerleitner, atleta locale considerato uno dei pionieri del salto austriaco nell’immediato dopoguerra, tragicamente perito il 9 gennaio 1952 in seguito a una rovinosa caduta patita in allenamento proprio in questo impianto. Nonostante le modifiche strutturali apportate nel 1982, nel 1991 e nel 2003, l’impianto mantiene ancora oggi caratteristiche molto particolari.
Infatti non è dotato di grande pendenza e per fornire la corretta velocità agli atleti l’inrun è insolitamente lunga, così come la zona quasi pianeggiante in prossimità del dente. Queste peculiarità uniche fanno sì che per i saltatori sia molto complicato trovare il giusto timing in fase di stacco.

Salto con gli sci, Tournée dei 4 trampolini Innsbruck 2022. Il Bergiselschanze è la tappa cruciale della Tournée

INCIDENZA SULLA TOURNEE
In 29 occasioni (42,6%) chi si è imposto nel salisburghese si è poi aggiudicato il successo nella Tournèe, mentre in 48 casi (70,6%) la vittoria finale è andata a un atleta salito sul podio.

Questo significa che Bischofshofen è la tappa dove chi non sale sul podio ha la più alta probabilità di imporsi comunque nella Tournée. Attenzione però, perchè tendenza recente RIBALTA in maniera eclatante i numeri storici. Se guardiamo all’ultimo decennio chi ha primeggiato qui ha poi conquistato la classifica generale 8 volte (80%), mentre in 10 anni su 10 (100%) il vincitore è stato uno degli atleti capaci di chiudere nella top-three. Inoltre, negli ultimi tre lustri abbondanti, il Paul-Außerleitner-Schanze è indiscutibilmente il trampolino su cui chi vince ha la più alta percentuale di successi nella classifica generale della Tournée (11 volte su 16, pari al 68,8% dei casi).

VINCITORI
Sinora 52 differenti saltatori in rappresentanza di soli 10 movimenti diversi hanno ottenuto almeno un successo a Bischofshofen.

Il ceco Jiri Raska (1968, 1969, 1970), il norvegese Bjørn Wirkola (1965, 1967, 1972), il tedesco Jens Weißflog (1983, 1984, 1996), il finlandese Janne Ahonen (2006, entrambe le gare del 2008) e il polacco Kamil Stoch (2017, 2018, 2021) hanno conquistato 3 vittorie a testa.
Fra i saltatori in attività, sono in sei a essersi già fregiati di almeno una vittoria sul Paul-Außerleitner-Schanze:
3 – STOCH Kamil (POL) [2017, 2018, 2021]
1 – HAYBÖCK Michael (AUT) [2015]
1 – PREVC Peter (SLO) [2016]
1 – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019]
1 – KUBACKI Dawid (POL) [2020]

L’Austria domina incontrastata la graduatoria delle vittorie per nazioni con ben 23 affermazioni:
23 – AUSTRIA
12 – NORVEGIA
10 – FINLANDIA
10 – GERMANIA (All-Inclusive)
5 – CECOSLOVACCHIA
5 – POLONIA
1 – SVIZZERA
1 – SLOVENIA
1 – USA
1 – GIAPPONE
Il Paul-Außerleitner-Schanze è l’unico trampolino in cui non è mai stata assegnata una vittoria ex-aequo.

PODI
Finora 120 differenti saltatori in rappresentanza di 16 diversi movimenti sono saliti almeno una volta sul podio. Il finlandese Janne Ahonen spadroneggia nella graduatoria individuale per podi complessivi con 10.
Fra gli atleti in attività, questo è il bilancio complessivo dei podi raccolti a Bischofshofen
0-1-3 (4) – AMMANN Simon (SUI) [2007, 2008, 2009, 2010]
3-0-0 (3) – STOCH Kamil (POL) [2017, 2018, 2021]
1-1-1 (3) – HAYBÖCK Michael (AUT) [2015, 2016, 2017]
0-3-0 (3) – KASAI Noriaki (JPN) [1993°, 1994°, 2015]
0-0-3 (3) – KRAFT Stefan (AUT) [2013, 2015, 2019]
1-1-0 (2) – PREVC Peter (SLO) [2014, 2016]
1-1-0 (2) – KUBACKI Dawid (POL) [2019]
0-1-1 (2) – LINDVIK Marius (NOR) [2020, 2021]
0-1-1 (2) – GEIGER Karl (GER) [2020, 2021]
1-0-0 (1) – KOBAYASHI Ryoyu (JPN) [2019]
0-1-0 (1) – FANNEMEL Anders (NOR) [2018]
0-1-0 (1) – FREUND Severin (GER) [2016]
0-0-1 (1) – ITO Daiki (JPN) [2005]
0-0-1 (1) – ZYLA Piotr (POL) [2017]
0-0-1 (1) – WELLINGER Andreas (GER) [2018]
° Podio ottenuto sulla precedente versione del trampolino.

L’Austria comanda incontrastata nella graduatoria per nazioni, con ben 50 podi. Questa la classifica completa:
50 (23-13-14) – AUSTRIA
39 (12-15-12) – NORVEGIA
33 (10-10-13) – GERMANIA (All-Inclusive)
27 (10-10-7) – FINLANDIA
14 (5-6-3) – REP.CECA (Di cui 13 come Cecoslovacchia)
12 (5-3-4) – POLONIA
7 (1-3-3) – SVIZZERA
7 (1-3-3) – SLOVENIA (di cui 2 come Jugoslavia)
6 (1-3-2) – GIAPPONE
6 (0-2-4) – RUSSIA (di cui 5 sotto bandiera sovietica)
2 (1-0-1) – USA
2 (0-0-2) – SVEZIA
1 (0-1-0) – ITALIA
1 (0-1-0) – UCRAINA (sotto bandiera sovietica)
1 (0-0-1) – GEORGIA (sotto bandiera sovietica)
1 (0-0-1) – FRANCIA
Il podio italiano porta la firma di Roberto Cecon, piazzatosi secondo il 6 gennaio 1995 alle spalle dell’austriaco Andreas Goldberger e davanti al tedesco Dieter Thoma.
Nonostante siano stati ottenuti sotto bandiera sovietica, i podi di Koba Zakadze (georgiano) e di Anatoly Zeglanov (ucraino) non possono essere assimilati al movimento russo.

Foto: La Presse

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