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Sci Alpino

Sci alpino, pagelle discesa Wengen: Kilde e Odermatt danno spettacolo, torna sul podio Beat Feuz

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La prima discesa libera di Wengen non tradisce le aspettative ed incorona il norvegese Aleksander Aamodt Kilde, al primo acuto sulla Lauberhorn dopo il secondo posto di ieri in superG. Piazza d’onore per il giovane campione elvetico Marco Odermatt, esaltante anche tra le porte larghe, chiude il podio il connazionale Beat Feuz. Italiani in ombra: il miglior azzurro è Dominik Paris, nono.

LE PAGELLE DELLA PRIMA DISCESA LIBERA DI WENGEN

Dominik Paris, voto 6: bravissimo a trovare la giusta linea nel tornantino, uno dei passaggi meno graditi dall’azzurro, paga però qualche decimo di troppo in basso e suo malgrado deve rinunciare alle ambizioni di podio. Senza l’accorciamento della pista è lecito augurarsi qualche passo in avanti tra ventiquattro ore.

Matthias Mayer, voto 6,5: una sorpresa non vederlo in top3, difficile stabilire dove abbia perso i centesimi che lo hanno relegato in sesta posizione. Anche i migliori possono incappare in una giornata no, lo attendiamo domani desideroso di riscatto.

Beat Feuz, voto 8,5: i precedenti di Feuz sulla Lauberhorn parlano chiaro: se non consideriamo il superG di ieri, l’elvetico ha raccolto due successi ed un terzo posto nelle ultime tre gare qui disputate, a conferma dell’incredibile ruolino di marcia nella località. Grazie a questo risultato torna prepotentemente in corsa per il pettorale rosso, per lui sarebbe la quinta sfera consecutiva.

Marco Odermatt, voto 9,5: lo svizzero classe ’97 non smette di stupire issandosi in seconda piazza nella disciplina meno gradita, l’urlo di esultanza cacciato da Kilde dopo il suo arrivo lascia intendere quanto sia temuto Odermatt dai veterani delle specialità veloci. Era dai tempi di Marcel Hirscher che qualcuno non riusciva ad ipotecare il globo di cristallo già a gennaio.

Aleksander Aamodt Kilde, voto 10: il missile norvegese sfodera ancora una volta gli artigli e si impone di forza su una pista che mai gli aveva regalato il successo prima d’ora. Nonostante rientri da un grave infortunio al crociato riesce ad imprimere sulla neve tutta la sua straordinaria potenza, la tecnica sopraffina fa il resto e il cronometro lo premia come merita.

Foto: Lapresse

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