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Sci di fondo, Tour de Ski 2022. Il “mostro” Cermis è pronto a incoronare un nuovo vincitore

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Dopo il secondo trasferimento, il Tour de Ski approccia la propria conclusione. Lunedì e martedì gli atleti saranno impegnati in Val di Fiemme, come sempre palcoscenico dell’ atto finale della prova a tappe per antonomasia dello sci di fondo. La valle trentina è entrata nel calendario del massimo circuito nell’ormai lontano 1990. Quindi, tra il 1991 e il 2013 ha organizzato ben tre edizioni dei Mondiali e nel 2026 sarà persino teatro delle gare dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina.

Oltre a tutto ciò, dal 2007, ospita l’epilogo del Tour de Ski con la tradizionale scalata del Cermis. Cionondimeno, prima di essa è in programma anche una 15 km mass start a tecnica classica.

15 KM MASS START TC
La partenza in linea di 15 km in alternato è diventata una presenza fissa nel programma della Val di Fiemme, poiché  andrà in scena per l’ottavo inverno consecutivo.
La gara è storicamente terreno di conquista per i norvegesi. Infatti si sono imposti 2 volte a testa sia Martin Johnsrud Sundby (2016, 2017) che Johannes Høsflot Klæbo (2019, 2020). Le altre tre affermazioni sono state appannaggio del tedesco Tim Tscharnke (2015), del kazako Alexey Poltoranin (2018) e del russo Alexander Bolshunov (2021).
In questo format l’Italia vanta un podio. Merito di Francesco De Fabiani, classificatosi , alle spalle di Klæbo, nel 2019.

Tour de Ski 2022, Johannes Klaebo domina la 15 km tl mass start di Oberstdorf. Ottimo quinto Francesco De Fabiani

FINAL CLIMB
Infine, il 4 gennaio assisteremo alla “Final Climb”, ovvero la scalata del Cermis. Sarà la sedicesima della storia. Sinora ben tredici diversi fondisti hanno realizzato il miglior tempo in questa devastante prova. Gli unici in grado di ripetersi sono stati il ceco Lukas Bauer (2010, 2011) e il norvegese Martin Johnsrud Sundby (2016, 2018).

Dunque anche una vittoria italiana nella scalata finale, dove Roland Clara è sempre stato competitivo. D’altronde il successo del 2015 era stato preceduto dal secondo tempo del 2011 e dal terzo del 2013. Inoltre non va dimenticato come Giorgio Di Centa abbia realizzato la terza performance sia nel 2007 che nel 2009.

Foto: La Presse

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