Biathlon

Sport Invernali, nessuno come l’Italia! Prima per numero di discipline con almeno un podio!

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Il terzo posto odierno di Dorothea Wierer nella sprint di Ruhpolding assume una valenza doppia. Se da un lato l’altoatesina ha conseguito un risultato che infonde fiducia in vista dell’ormai imminente appuntamento olimpico di Pechino 2022, dall’altro ha consentito all’Italia di ottenere un primato di altissimo rango: nessuna nazione ha infatti ottenuto nella stagione in corso almeno un podio in ben dodici differenti sport invernali olimpici!

Come suggerisce l’esaustiva tabella statistica di Massimiliano Ambesi, noto giornalista di Eurosport, tenendo conto di tutte le gare disputate tra Coppa del Mondo e Grand Prix, prima di oggi solo Italia e Germania avevano conquistato una top3 in undici discipline. Per i colori azzurri, tuttavia, mancava all’appello incredibilmente il biathlon, sport che nel passato recente si era rivelato un’autentica miniera di metalli preziosi (e chissà che non possa tornare ad esserlo proprio quando conterà di più). Dorothea Wierer ha consentito all’Italia di firmare un prestigioso sorpasso nei confronti della corazzata teutonica. Va detto che nel conteggio viene considerato anche lo sci alpinismo, che farà parte del programma olimpico da Milano-Cortina 2026.

Di seguito gli sport in cui il Bel Paese ha collezionato almeno un podio: sci alpino, sci di fondo, combinata nordica, biathlon, slittino, skeleton, sci alpinismo, short track, speed skating, pattinaggio artistico, freestyle, snowboard. Sarà impossibile fare meglio di così, perché il livello di salto con gli sci e bob è tale da considerare utopistico un eventuale podio. Per completezza occorre sottolineare come nella classifica in questione non vengano considerati curling (dove l’Italia è competitiva da anni con la Nazionale maschile, ha qualificato due squadre per le Olimpiadi ed ha vinto di recente un bronzo europeo) e hockey ghiaccio, perché non hanno circuiti di Coppa del Mondo.

Riuscirà l’Italia a difendere questo lusinghiero primato? Bisognerà guardarsi in particolare dalla Germania, ferma a quota 11 ed alla quale ‘mancano’ short track, pattinaggio di figura e sci alpinismo. A 10 sono ferme invece Russia (senza top3 in sci alpino, combinata nordica, salto con gli sci e sci alpinismo) ed Austria (sci di fondo, short track, pattinaggio di figura e speed skating).

Rispetto al passato recente l’Italia si è riscoperta competitiva nello skeleton grazie alla crescita imperiosa di Valentina Margaglio, mentre la novità della combinata nordica femminile ha ridato linfa ad un settore che da qualche stagione faticava a giocarsi piazzamenti di rilievo: il podio di Annika Sieff deve rappresentare un punto di partenza, soprattutto in vista dei Giochi del 2026. Proprio in vista del prossimo quadriennio preoccupa, e non poco, lo sci di fondo, ancora sorretto dal non più giovanissimo Federico Pellegrino. Quando il valdostano smetterà o, più semplicemente, non sarà più competitivo a causa dell’inesorabile scorrere del tempo, il rischio concreto è che la top3 diventi un vero e proprio miraggio, come d’altronde lo è da anni per il settore femminile.

LA CLASSIFICA DELLE NAZIONI CON ALMENO UN PODIO IN PIU’ SPORT INVERNALI DIFFERENTI 

1) Italia 12
2) Germania 11
3) Russia 10
3) Austria 10
5) Norvegia 9
5) Stati Uniti 9
5) Francia 9
8) Canada 8
9) Svezia 7
10) Cina 6
10) Giappone 6
10) Corea del Sud 6

Foto: Lapresse

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