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Tennis: Matteo Berrettini secondo miglior giocatore italiano dell’Era Open, ma ora si deve vincere…
Un giorno da ricordare per il tennis italiano e Matteo Berrettini. Il romano, semifinalista agli Australian Open 2022, a partire da questo lunedì 31 gennaio si è issato alla posizione n.6 del ranking ATP.
Un posizionamento prestigioso, secondo di sempre nella storia del Bel Paese solo al grande Adriano Panatta che nel 1976 raggiunse la quarta piazza nella classifica mondiale; stagione in cui Adriano seppe vincere gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros, senza dimenticare anche il trionfo nella Coppa Davis.
Una costanza di rendimento notevole quella di Matteo, unico italiano a qualificarsi in semifinale in tre Major diversi (Australian Open 2022, Wimbledon 2021 (Finale) e US Open 2019). Un Berrettini che, nonostante i tanti stop per infortunio, è riuscito a trovare la forza per andare piuttosto lontano a Melbourne, senza contare la grande media negli ultimi 24 match disputati nello Slam: 20 vittorie e solo 4 sconfitte, l’ultima delle quali contro lo spagnolo Rafael Nadal, vincitore del Major australiano.
Tutto molto bello, per dirla alla Bruno Pizzul, ma ora è necessario compiere un piccolo/grande step in avanti. Non si vuol peccare di ingratitudine nei confronti di Berrettini, che ha il merito di aver portato il tennis italiano a vette che mai si erano toccate. Se però l’obiettivo è vincere uno Slam, è chiaro che bisogna fare ancora meglio.
La partita contro Nadal ha evidenziato le fragilità dell’azzurro sul lato sinistro del campo (rovescio) e nello stesso tempo l’approccio al match non è stato dei migliori. La reazione nel terzo parziale può far ben sperare nel futuro, visto che il romano ha dimostrato nel corso del tempo di progredire costantemente.
E’ vero che il computo dei precedenti contro giocatori del calibro di Novak Djokovic, Nadal, Daniil Medvedev e di Stefanos Tsitsipas non preveda alcuna vittoria, ma è proprio da ciò che l’azzurro dovrà ripartire per spingersi ancor più lontano.
Foto: LaPresse