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Tennis, Novak Djokovic rischia ancora la cancellazione del visto: i motivi nel Migration Act
Eravamo tutti in attesa di un giudizio e questo è arrivato. La Corte Federale dell’Australia ha annullato la decisione del Commonwealth di cancellare il visto a Novak Djokovic “per motivi procedurali”. Il giudice Anthony Kelly ha annullato la cancellazione, valutando come irragionevole la presa di posizione citata. Il serbo però non è ancora certo di disputare gli Australian Open 2022.
Il ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke sta valutando se annullare il visto di Nole, che è stato ripristinato dal giudice. Lo ha dichiarato un portavoce in conseguenza di quanto detto: “A seguito della decisione odierna del giudice su un motivo procedurale, resta a discrezione del ministro dell’Immigrazione Hawke prendere in considerazione l’annullamento del visto del signor Djokovic sotto il suo potere personale di cancellazione ai sensi della legge sulla migrazione. Il ministro sta attualmente esaminando la questione e il processo resta in corso“. Decisione che conosceremo domani.
Ma su quali basi Hawke potrebbe intervenire? Ciò è possibile “se la persona pone in un rischio per la salute, la sicurezza o l’ordine pubblico della comunità australiana o di una parte di essa o per la salute e la sicurezza di uno o più individui“. Questo è previsto nel Migration Act.
Australian Open 2022, Novak Djokovic: “Voglio stare qui e giocarmi il torneo”
Non resta quindi che attendere la presa di posizione del Governo australiano su questa vicenda davvero incredibile. In tutto questo, Djokovic ha potuto anche allenarsi a Melbourne per quanto è emerso dall’udienza odierna.
Foto: LaPresse