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Tennis, Srdjan Djokovic: “Novak sarà un simbolo del mondo libero”

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Una situazione incredibile. Il n.1 del mondo, Novak Djokovic, si è visto respinto il visto che avrebbe dovuto far sì che entrasse in Australia per giocare gli Australian Open. La documentazione, stando a quanto affermato dalle autorità locali, si è rivelata errata e per questo il campione nativo di Belgrado, dopo essere stato trattenuto per diverse ore in aeroporto, dovrà far ritorno in patria.

Come è stato riportato da Paul Sakkal, Djokovic sarà costretto a ripartire al più tardi giovedì, mentre i suoi avvocati stanno cercando di trovare il modo di fare un qualche tipo di ricorso contro la decisione. Nei fatti, il Border Force ha ritenuto insufficienti le prove che attestassero la famosa esenzione al vaccino. Così il Primo Ministro d’Australia, Scott Morrison: “Il visto del signor Djokovic è stato cancellato. Le regole sono regole, specialmente quando si tratta dei nostri confini. Nessuno è sopra queste regole. Le nostre stringenti regole in tema di confini sono state fondamentali per l’Australia per avere uno dei più bassi tassi di mortalitàd da Covid-19 al mondo, continuiamo a restare vigili”.

E dunque questo potrebbe essere l’epilogo di una storia davvero controversa. In questo contesto, a far sentire la propria voce dalla Serbia, è stato tra gli altri papà Srdjan: “Da oggi Novak diventerà un simbolo e un leader del mondo libero. Ha dimostrato che anche un piccolo Paese eroico come la Serbia può avere il più grande atleta di tutti i tempi. Questo non può essere nascosto. Puoi essere messo in prigione oggi o domani, ma la verità trova sempre la sua strada. Nole combatte per l’uguaglianza di tutte le persone del pianeta, non importa quale Dio preghino o quanti soldi abbiano”, le parole del padre di Djokovic.

Novak Djokovic, respinto il visto per l’Australia. Udienza alla Corte Federale alle 16.00 locali

Il mondo ricco potrebbe non permettere a Nole di continuare a giocare a tennis, ma rivelerà il suo vero volto e inizierà una partita molto più seria. Da una parte ci saranno membri avidi e arroganti dell’oligarchia mondiale, e dall’altra, un mondo libero e orgoglioso che crede ancora nella giustizia e nella verità. Cosa possiamo fare se non lo lasciano giocare? Aspetteremo il Roland Garros e il 21° Grande Slam”, ha aggiunto Srdjan

Foto: LaPresse

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