Basket

All Star Game NBA 2022, Gianmarco Tamberi protagonista nel Celebrity Game. Al Team Barry il Rising Stars Challenge

Pubblicato

il

Questa notte ha preso il via l’All Star Weekend, una tre giorni che porterà all’evento teoricamente più spettacolare, in pratica con contenuti da tempo abbastanza rivedibili, dell’annata NBA prcedente i playoff. Si sono giocati in particolare il Celebrity Game e il Rising Stars Challenge.

Nel Celebrity Game le due formazioni sono state queste:

Team Walton: Jimmie Allen (cantautore), Brittney Elena (presentatrice, attrice, atleta, modella), Machine Gun Kelly (cantautore), Dearica Hamby (stella WNBA, vista anche a Ragusa), Noah Carlock (vincitore All-In Challenge), Nyjah Huston (skateboarder), Matt James (protagonista di The Bachelor), Quavo (rapper), Ranveer Singh (attore), Alex Toussaint (noto istruttore fitness). Coach: Bill Walton (leggenda NBA).

All Star Game NBA 2022, la spettacolare schiacciata di Gianmarco Tamberi – VIDEO

Team Nique: Anuel AA (rapper), Justin Bibb (Sindaco di Cleveland), Kane Brown (cantante country, 4 American Music Awards vinti), Myles Garrett (giocatore NFL), Bobby Gibson (ex giocatore NBA), Tiffany Haddish (attrice e autrice), Jack Harlow (rapper), Crissa Jackson (giocatrice Harlem Globetrotters), Anjali Ranadivé (cantautore), Gianmarco Tamberi (Campione Olimpico di salto in alto). Coach: Dominique Wilkins (leggenda NBA, anche un anno alla Fortitudo Bologna).

A prevalere è stato il Team Walton per 65-51, in quel del Wolstein Center di Cleveland, sede diversa da quella dove c’è il fulcro dell’azione in questo fine settimana. 18 i punti dell’MVP Alex Toussaint. Tamberi si distingue soprattutto per un paio di schiacciate di valore, un sogno per lui che, quando si tratta di avere la palla in mano, non riesce mai a dire di no in nessuna occasione.

Il Rising Stars Challenge, invece, quest’anno ha subito un cambiamento importante di format. Quattro squadre miste con rookie, sophomore (cioè giocatori al primo e secondo anno) e prospetti della G League, allenatori che fanno parte dell’NBA 75th Anniversary, cioè il gruppo dei 75 più grandi di sempre riaggiornato quest’anno rispetto ai 50 dichiarati 25 anni fa.

Così le quattro formazioni:

Team Barry: Cade Cunningham (Pistons), Dyson Daniels (G League Ignite), Evan Mobley (Cavaliers), Isaac Okoro (Cavaliers), Alperen Sengun (Rockets), Jae’Sean Tate (Rockets), Franz Wagner (Magic). Coach: Rick Barry.

Team Isiah: Precious Achiuwa (Raptors), Desmond Bane (Grizzlies), Saddiq Bey (Pistons), Anthony Edwards (Timberwolves), Tyrese Haliburton (Pacers), Jaden Hardy (G League Ignite), Isaiah Stewart (Pistons). Coach: Isiah Thomas.

Team Payton: LaMelo Ball (Hornets), Scottie Barnes (Raptors), Ayo Dosunmu (Bulls), Scott Henderson (G League Ignite), Jaden McDaniels (Timberwolves), Jonathan Kuminga (Warriors), Nah’Shon Hyland (Nuggets). Coach: Gary Payton.

Team Worthy: Cole Anthony (Magic), MarJon Beauchamp (G League Ignite), Josh Giddey (Thunder), Jalen Green (Rockets), Herbert Jones (Pelicans), Tyrese Maxey (76ers), Jalen Suggs (Magic). Coach: James Worthy.

Nelle semifinali era necessario arrivare a quota 50 punti, ed è ciò che ha fatto il Team Isaiah sul Team Worthy per 50-49 (16 Bey, 10 Bane e Stewart; 20 Green, 16 Suggs); poco dopo ha replicato il Team Barry sul Team Payton per 50-48 13 Mobley e Cunningham; 12 McDaniels, 10 Hyland). Successivamente, il Team Barry ha sconfitto il Team Isaiah per 25-20 con 5 di Mobley, Cunningham e Tate contro 12 di un quasi solitario Achiuwa. Cade Cunningham è stato nominato MVP dell’evento.

Foto: LaPresse

Exit mobile version