Atletica

Atletica, Larissa Iapichino squalificata ai Campionati Italiani: cos’è successo? Il nullo misterioso

Pubblicato

il

Ha dell’incredibile la vicenda che interessa Larissa Iapichino ai Campionati Italiani Indoor di atletica leggera. La saltatrice in lungo aveva commesso due nulli molto netti nelle prime due prove a disposizione ed era dunque con le spalle al muro per restare in corsa ad Ancona e continuare a inseguire il titolo tricolore. La toscana ha forzato tantissimo in occasione della terza prova e ha preso l’asse di battuta al millimetro.

Il giudice ha alzato la bandiera bianca, ritenendo il salto valido. Si è infatti andati alla misurazione (6.50 metri) e così Larissa Iapichino riusciva a guadagnarsi la possibilità di saltare altre tre volte e di andare a caccia della vittoria. Pochi minuti dopo, però, veniva ravvisato un nullo e la 19enne concludedeva anzitempo la propria gara nel capoluogo marchigiano. Probabilmente ci sono state delle immagini che hanno permesso ai giudici di annotare un nullo minimo, una sorta di VAR postumo.

Cosa è successo a Larissa Iapichino? Squalificata, poi gareggia sub-judice: caos ad Ancona, ricorso rigettato

La figlia di Fiona May, accompagnata dal papà-allenatore Gianni, ha avanzato le proprie lamentale, ma i giudici non ci hanno voluto sentire e hanno ufficializzato il terzo nullo, che dunque estromette l’atleta dalla gara. Si tratta del settimo nullo consecutivo dopo i quattro di pochi giorni fa a Torun. Ad Ancona si cercava il riscatto, che purtroppo non è arrivato: ora il mirino è puntato sui Mondiali Indoor (18-20 marzo a Belgrado).

Le Fiamme Gialle ha poi fatto ricorso e così Larissa Iapichino ha proseguito la propria gara sub-iudice. L’atleta ha saltato per tre volte, ma le sue misure non sono state rese note (a occhio non sembravano comunque superlative), ma il 6.50 del terzo salto sarebbe bastato per vincere la gara. Il ricorso delle Fiamme Gialle è stato rigettato. A imporsi è stata Marta Amani con 6.32 davanti a Elisa Naldi (6.22) e Arianna Battistella (6.10).

Foto: Grana/FIDAL

Exit mobile version