Atletica, Zaynab Dosso in versione iperuranica: record italiano dopo 39 anni. Chi è la velocista azzurra?

L’atletica italiana esulta per l’esplosione definitiva di un nome nuovo, balzato perentoriamente agli onori della cronaca sportiva negli ultimi mesi: Zaynab Dosso, la ragazza capace di siglare il nuovo record italiano sui 60 metri dopo addirittura 39 anni! L’azzurra ha fatto saltare il banco ad Ancona, dove ha timbrato un roboante 7.16 e ha così migliorato di tre centesimi il primato che Marisa Masullo deteneva addirittura dal lontano 1983 e che l’azzurra aveva pareggiato due settimane fa a Lodz.

Si è aperta una nuova era per lo sprint italiano, che ora può esultare anche col settore femminile dopo l’apoteosi di Marcell Jacobs alle Olimpiadi. Zaynab Dosso aveva già ruggito in maniera perentoria in Polonia, doveva aveva timbrato il minimo per i Mondiali Indoor (Belgrado, 18-20 marzo), e oggi ha saputo perfezionarsi ulterioriormente, nonostante una partenza non ottimale in finale (in batteria aveva convinto un po’ di più nel fondamentale). La nostra portacolori sembra avere tutte le carte in regola per sognare in grande a livello internazionale e sarà da seguire in Serbia tra tre settimane.

La velocista reggiana è cresciuta a Rubiera sotto la guida tecnica di Loredana Riccardi e dallo scorso novembre è allenata a Roma da Giorgio Frinolli. La 22enne delle Fiamme Azzurre si è resa protagonista di un miglioramento costante nelle ultime settimane, fino al 7.28 siglato tre settimane fa a Berlino e poi l’esplosione già citata a Lodz (tra l’altro preceduta dal 7.24 in batteria).

La ribattezzata “Za” si distingue per la sua falcata rotonda e per un’accelerazione portentosa, con cui nel capoluogo marchigiano ha riscritto un pezzo di storia dell’atleta italiana. Ha fatto meglio della leggendaria Manuela Levorato (7.20 nel 1999) e il suo obiettivo è già fissato da tempo: “Voglio la finale dei Mondiali indoor di Belgrado“.

Zaynab Dosso è nata a Man (Costa d’Avorio), è arrivata in Italia nel 2009 raggiungendo la famiglia che si era trasferita nel Bel Paese nel 2002 ed è in possesso della cittadinanza dal 2016. Il suo nome in lingua araba significa “saggezza”. L’azzurra, che vanta quattro presenze in Nazionale, è un’appassionata di basket e ama il ballo e la fotografia. La classe 1999 non correva al coperto da due anni e sui 100 metri ha un personale di 11.43 datato 2020.

Agli Europei Under 18 del 2016 aveva mancato il podio individuale per un centesimo, ma poi ha contribuito con una bella frazione di 200 metri al bronzo della staffetta mista. Nella stagione indoor 2018 aveva sfiorato il record italiano dei 60 juniores con 7.36.

Foto: FIDAL GRANA/FIDAL