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ATP Dubai 2022, Lorenzo Musetti e il lavoro che c’è da fare: dritto e continuità di gioco

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Non era un esordio facile: giocare contro Novak Djokovic, pur lontano tanto dai campi, era complicato e Lorenzo Musetti ha messo in mostra cose buone e meno buone.

La sconfitta di oggi per 6-3 6-3, nel primo turno di Dubai, pone l’accento sul solito tema: tennista bello da giocare, ma poco concreto. Sarà un limite? La domanda è pertinente, ma la risposta affrettata. Il gioco di Musetti è in costruzione ed è evidente che a differenza di tennisti come Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, il percorso da compiere è ben più lungo e non è detto che possa portare ai risultati che tutti vogliono.

Nella partita contro Djokovic si sono evidenziati due problemi: errori di dritto nello scambio e continuità di rendimento dal punto di vista mentale. Musetti sta lavorando nella risposta e lo si vede dal momento che sta cercando di essere più vicino alla riga di fondo, limitando anche le proprie aperture nell’esecuzione del colpo.

ATP Dubai 2022, Novak Djokovic esordisce con una vittoria e batte in due set Lorenzo Musetti

Serve però tempo e il fatto di cimentarsi costantemente sulle superfici veloci è una scelta di grande umiltà perché le sue caratteristiche attuali di gioco meglio si prestano alla terra. Tutto fieno in cascina? Lo scopriremo, ma è chiaro che trarre delle conclusioni su chi è nella fase di “working in progress” non è molto sensato.

Foto: LaPresse

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