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ATP Montpellier 2022, Alexander Bublik fa lo sgambetto ad Alexander Zverev e vince il primo titolo in carriera
Grande sorpresa all’Open Sud de France di scena a Montpellier. Il cemento transalpino vede il primo successo nel circuito ATP di Alexander Bublik; il kazako si toglie il grande sfizio di sconfiggere il numero 3 al mondo Alexander Zverev con un comodo 6-4 6-3 in 70 minuti, confermandosi la bestia nera del tedesco (già sconfitto lo scorso anno a Rotterdam) e ottenendo la sua nona vittoria in carriera contro un top 10. Ciò che però ha stupito è la grande solidità di Bublik: pochi fronzoli, quasi nulli per un giocatore che eravamo abituato capace di qualsiasi cosa in mezzo al campo. Quest’oggi ci ha regalato invece una grande prova di maturità, approfittando di uno Zverev abbastanza nervoso.
Dopo qualche gioco interlocutorio, l’equilibrio si interrompe nel quinto gioco. Zverev va in carenza di prime di servizio e il kazako è bravissimo a non lasciarsi sfuggire l’occasione, concretizzando il break con un bel passante lungolinea di rovescio. Il tedesco reagisce di rabbia e talento firmando l’immediato controbreak con otto punti consecutivi, ma si perde nuovamente con un paio di errori grossolani per un giocatore del suo talento, perdendo nuovamente il servizio. Il numero 3 al mondo arriva ad un punto dal 5 pari, ma Bublik torna a servire alla perfezione e chiude la prima frazione.
Zverev inizia ad innervosirsi parecchio, contorcendosi in qualche altro errore non da giocatore d’élite quale lui è. È solo il suo talento a permettergli di riemergere un’altra volta da sotto 15-40 nel terzo gioco, ma non gli basta poco dopo, quando il kazako, con una calma e concretezza che solitamente non appartengono al suo animo eclettico. Fa quasi strano vedere che è lui quello centrato fra i due, ma è così: e con un altro break conquistato nel nono gioco, può gioire per il primo titolo della sua carriera.
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Otto ace per Bublik in partita, che non ha concesso praticamente niente con la prima di servizio con un 25/29 complessivo. Male, molto male invece Zverev, colto da un ‘mal di battuta’ che sembrava essersi messo definitivamente alle spalle: passi (appena appena) il 26/41 con la prima, ma il 5/16 con la seconda con tre doppi falli e otto palle break concesse a fare da condimento lo condannano ad una partita da vera e propria comparsa.
Foto: LaPresse