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ATP Rio 2022, Carlos Alcaraz spazza via Diego Schwartzman ed è campione in Brasile

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Quattro vittorie in nemmeno quarantotto ore. Il torneo ATP di Rio de Janeiro, condizionato dalla pioggia battente, ci conferma che Carlos Alcaraz ha sicuramente delle capacità di fondo davvero eccezionali: dopo Federico Delbonis, Matteo Berrettini e Fabio Fognini (con i due azzurri battuti nel corso della stessa giornata), l’iberico domina con Diego Schwartzman e vince il secondo titolo della sua carriera, con un 6-4 6-2 che non lascia scampo ad interpretazioni.

Eppure l’inizio della sfida poteva far presagire qualcosa di diverso: si palesa immediatamente qualche difficoltà al servizio ed El Peque, dall’alto della sua esperienza, ne approfitta subito per il 2-0 e servizio. È l’ultimo momento in cui è in controllo della sfida: il tennis muscolare e violento di Alcaraz viene a galla iniziando a sballottolarlo a destra e sinistra, con il gap che viene subito ricucito e anzi la bilancia va a pendere dallo spagnolo, che con un passante incrociato delizioso si guadagna il break decisivo per la prima frazione.

Solo l’anticamera del secondo set, in cui Carlos pare onnipotente. Anche se perde nuovamente il servizio alla prima occasione, sembra quasi un caso fortuito poiché l’iberico sta dominando. Si prende tre break consecutivi, facendo fare il tergicristallo al suo avversario e togliendosi anche lo sfizio di utilizzare un po’ la palla corta, colpo che sta inserendo nel repertorio: il 6-2 e il successo in un’ora e mezza è perentorio.

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Gran resa con la prima per Alcaraz, che lascia solo otto punti a Schwartzman, vincitore del torneo di Rio nel 2018. Lo spagnolo, che ha vinto cinque delle sei palle break a sua disposizione, entra in top 20 ed è il giocatore più giovane a farlo dal 1993, quando ci riuscì Andrei Medvedev.

Foto: LaPresse

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