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ATP Rio de Janeiro 2022: Matteo Berrettini, potenziale tour de force. Esordio con Monteiro, poi eventualmente Alcaraz o Delbonis
Matteo Berrettini ricomincia dal venerdì. Situazione curiosa, quella del romano, ma forzata visto che la pioggia ha bloccato metà del programma dell’ATP 500 di Rio de Janeiro di ieri. Sarà dunque necessario, eventualmente, ricorrere al doppio turno per il numero 1 d’Italia, atteso prima (18:30) dal brasiliano Thiago Monteiro e poi, eventualmente, nella notte, da uno tra lo spagnolo Carlos Alcaraz e l’argentino Federico Delbonis.
Con Monteiro, Berrettini non ha alcun precedente. 27 anni, in questa stagione è arrivato ai quarti ad Adelaide 2. Come migliori risultati vanta due semifinali sul circuito maggiore, una a Quito nel 2018 e l’altra a Melbourne 1 nel 2021. Proprio a Rio fece registrare l’unica vittoria su un top ten, quale era al tempo il francese Jo-Wilfried Tsonga: al tempo il brasiliano era numero 338 del ranking.
Se il ventisettenne di Fortaleza non appare come un grandissimo ostacolo, pur essendo discreto terraiolo, per il numero 6 del mondo, diversa sarà senza dubbio la prossima sfida, a prescindere dall’avversario. Certo, a livello mediatico in tanti rivorrebbero Berrettini-Alcaraz (a proposito: veloce indoor-veloce outdoor-terra rossa, e sarebbero già tre ben diverse condizioni di gioco), ma non è possibile escludere un match anche con Delbonis, nella notte, qualora l’italiano venisse a capo di Monteiro.
Nella sfida di identica lingua, l’iberico guidava al momento della sospensione per 5-4 30-15, quando la pioggia ha deciso di disturbare per l’ultima volta i piani. Sarebbero ampie le differenze tra i due eventuali confronti: muscolare, basato molto sull’efficacia degli schemi servizio-dritto contro anticipo, quello con Alcaraz, più ragionato quello con un Delbonis che, sul rosso, le sue vittime le ha comunque mietute in ogni fase della sua carriera ad alti livelli, dal 2013 a oggi. Si ricorderà, del resto, che il 7-6(4) 6-4 di Madrid, nella scorsa primavera, non è stato confronto facile, con un tie-break quasi scivolato via e diventato invece la chiave per il successo.
Foto: LaPresse / Olycom