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Basket, Matteo Spagnolo: “Mi seguono dall’NBA, la maglia azzurra è un onore e spero di indossarla a lungo”

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Matteo Spagnolo è un giovane con grandissime potenzialità. Un giocatore che ha mostrato al pubblico tante qualità fin da piccolo e che potrebbe esplodere definitivamente da un momento all’altro. In vista della partita della nazionale italiana contro l’Islanda nelle qualificazioni ai Mondiali 2023, l’azzurro classe 2003 ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport.

Il nativo di Brindisi ha esordito raccontando la sua infanzia e il suo avvicinamento al basket: “Avevo quattro anni quando mi hanno avviato al minibasket all’Aurora Brindisi. La mia prima allenatrice, fino agli esordienti, è stata Rosaria Balsamo. Questo sport fa parte del DNA di famiglia, mio padre Fabio è stato a lungo un giocatore delle serie minori pugliesi. Poi il basket è diventato subito la mia vita. A 13 anni sono andato alla Stella Azzurra di Roma. Mi avevano notato a un torneo. L’anno dopo ho esordito in Serie B, poi sono arrivate le Nazionali giovanili”.

La sua carriera è però cambiata totalmente con il trasferimento al Real Madrid: “Non me lo aspettavo. Con la Stella Azzurra ho giocato tanti tornei in giro per l’Europa affrontando anche i giovani del Real. Ricordo un paio di partite a Tenerife e a Belgrado dove ho fatto bene. Un giorno mi dicono che il Real mi vuole, è stato Alberto Angulo (ex giocatore della Spagna) a segnalarmi. Tutto è successo in fretta. A 16 anni ero a Madrid in un centro sportivo futuristico che non potevo immaginare. Ho giocato nella seconda squadra e intanto mi sono diplomato al liceo internazionale dove ho potuto approfondire le lingue straniere. Presto ho iniziato ad allenarmi con la prima squadra di coach Laso. Guardavo e imparavo da Llull e Campazzo”.

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Il sogno di tutti è approdare in NBA e su questo Spagnolo non si nasconde: Mi seguono, lo so. È un sogno che spero di realizzare. Prima tifavo LeBron, ora il mio modello è Doncic perché vorrei essere come lui, un giocatore totale che va oltre il proprio ruolo. È probabile che invierò alla NBA la lettera per entrare in anticipo al prossimo draft. Col mio agente stiamo valutando tutte le opzioni ma ci prendiamo tutto il tempo (il termine ultimo è il 24 aprile, ndr) prima di decidere”.

Prima di guardare oltreoceano, c’è però da concentrarsi al meglio sugli impegni con la nazionale italiana: “La maglia azzurra è un onore, spero di indossarla a lungo. Se guardassi al futuro prossimo vorrei fare il mio Triplete personale: Europeo, Mondiale e Olimpiade con questa Italia che è un bel gruppo. Un passo alla volta, però”.

Credit: Ciamillo

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