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Biathlon, Italia senza Dorothea Wierer nel 2026? Lisa Vittozzi da recuperare. Le giovani ci sono, ma bisogna accelerare

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Le Olimpiadi Invernali di Pechino (Cina) si sono chiuse e l’Italia del biathlon torna a casa con il solo bronzo di Dorothea Wierer nella sprint. L’altoatesina, nella prova dei due poligoni, ha trovato la perfezione nel tiro, condizione necessaria per poter competere con chi aveva una miglior resa sugli sci stretti nel corso di questi Giochi e, in generale, della stagione.

Il movimento della pratica con carabina e sci stretti deve trarre spunto da questi risultati e soprattutto iniziare a chiedersi chi ci sarà dietro a Wierer in vista di Milano-Cortina 2026. Sì perché, per stessa ammissione di Doro, la campionessa altoatesina non ci sarà e quindi su quale fiches potrà puntare l’Italia?

La situazione non è semplice perché la priorità è quella di ritrovare Lisa Vittozzi, lontanissima parente da quella che un paio di stagioni fa lottava con le migliori per le vittorie nelle tappe di Coppa del Mondo e nelle competizioni di alto livello. Lisa deve ritrovare tranquillità nel il suo tiro: l’essere passata dalla stagione 2019-2020 alla 2021-2022 dal 79% al 61% a terra non lascia insensibili.

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Da esterni si potrebbe pensare che la sappadina abbia sofferto la personalità di Wierer e la sua forza nei risultati, mentre lei desiderosa di raggiungere i medesimi traguardi ha finito per smarrirsi, senza dimenticare la criticità Covid. E dunque il primo target è quello di puntare forte su Vittozzi.

E poi? Le giovani più interessanti alle spalle sembrerebbero Samuela Comola e Sara Scattolo. Comola con il 37° posto ai Giochi nell’inseguimento ha ottenuto il suo miglior riscontro in gara di questa proporzione e in staffetta ha messo in mostra qualità tecniche e morali notevoli. Parlando di una classe ’98 c’è ancora tanto da fare, ma le basi possono essere interessanti.

Per quanto riguarda Scattolo è doveroso fare un passo indietro. Parliamo di una diciottenne che sta ottenendo risultati di grido nella versione junior dell’Ibu Cup, avendo conquistato due vittorie e quattro podi. La teenager italiana comanda la classifica generale e fa ben sperare in vista dei Mondiali giovanili di Soldier Hollow (Stati Uniti) dal 23 febbraio al 2 marzo. Il punto di forza della ragazzina è senza dubbio il passo sugli sci, perché la base atletica è davvero ottima. Il tiro, invece, è un po’ ondivago. Le manca ancora qualcosa, soprattutto in piedi, dove ci sono dei passaggi a vuoto, peraltro ancora comprensibili. Dal momento che la disciplina si sta spostando sempre di più sulla prestazione nel fondo, Scattolo ha delle ottime fondamenta su cui lavorare.

Ciò detto, in ottica Coppa del Mondo nell’immediato, c’è ancora da “mangiare tanta pasta asciutta”.

Foto: LaPresse

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