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Biathlon, Pechino 2022: Dominik Windisch 14° nella 20 km individuale, oro a Quentin Fillon Maillet

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E’ stato il giorno della 20 km individuale maschile sulle nevi dello Zhangjiakou National Biathlon Centre. La più antica competizione esistente in seno alla disciplina, concepita sino a metà anni 70′ come unico format che lo distingueva dalle staffette, ha regalato non poche emozioni. Freddo compagno di viaggio non così gradito dagli atleti.

Si conferma la maledizione che da mezzo secolo nessuno riesca a ripetersi in questa prova nella rassegna a Cinque Cerchi, ricordando che la doppietta d’oro fu del norvegese Magnar Solberg nel 1968 e nel 1972. Johannes Thingnes Boe, oro a PyeongChang, si è dovuto accontentare del bronzo odierno. L’alfiere del Team Norge ha pagato per un due errori al poligono, nella prima e nell’ultima serie, e non è stata sufficiente un’ottima prestazione sugli sci per andare oltre il risultato ottenuto a 31.1 dal vertice. Alla fine della fiera ha vinto chi in questa stagione si è dimostrato il più consistente e continuo, leader di Coppa del Mondo, Quentin Fillon Maillet che dopo l’argento nella staffetta mista coglie quest’oro molto significativo per lui.

Fillon Maillet che, pur con due errori (secondo e terzo poligono), ha trovato uno zero importante nell’ultima serie in piedi e soprattutto è andato fortissimo nelle frazioni di fondo, non patendo assolutamente le condizioni climatiche. Per il transalpino un crono di 21.2 migliore rispetto a Boe. L’argento in questa gara è andato al bielorusso Anton Smolski, abilissimo al poligono con 20 bersagli centrati (+14.8).

A completare la top 10 troviamo il russo Maxim Tsvetkov a 34.9, lungamente in testa alla gara e penalizzato dall’errore nell’ultima serie in piedi, il canadese Scott Gow a 1:05.6 (0+1+0+0), il tedesco Benedikt Doll a 1:07.1 (1+0+0+1), l’altro teutonico Roman Rees a 1:21.6 (0+0+1+0), il norvegese Tarjei Boe a 1:29.6 (0+0+0+1), il francese Fabien Claude a 1:38.1 (1+1+0+0) e l’altro russo Alexander Loginov a 1:40.2 (0+1+0+2). Ha deluso uno dei favoriti della vigilia, ovvero il norvegese Sturla Holm Laegreid, impreciso insolitamente al poligono (3 errori) e a 2:40.7 (15°).

Per quanto riguarda gli azzurri, il migliore è stato Dominik Windisch. L’altoatesino è giunto 14° a 2:38.2 con due errori equamente distribuiti negli ultimi due poligoni. Una prestazione positiva per Windisch in un contesto italico deludente: Lukas Hofer ha concluso 27° a 3:56.2 (0+2+0+0), con tanti problemi sugli sci, Didier Bionaz 48° a 5:57.3 (1+1+1+0) e Thomas Bormolini 63° a 7:01.2 (0+1+2+2).

Foto: LaPresse

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