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Biathlon, Pechino 2022: Dorothea Wierer sbaglia troppo ed è sesta, Røiseland oro anche nell’inseguimento femminile

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Una gara da tregenda quella dell’inseguimento femminile di biathlon femminile, valida per le Olimpiadi Invernali di Pechino (Cina). Neve e vento ad accompagnare le atlete in un contesto molto complicato da affrontare.

Ebbene, Marte Olsbu Røiseland ha fatto il back-to-back e dopo la sprint conquista anche la pursuit odierna. Come fatto dalla tedesca Laura Dahlmeier quattro anni fa a PyeongChang (Corea del Sud), la norvegese ha dato dimostrazione di essere la più forte, dando seguito a quanto si era visto già nel corso di questi Giochi e della stagione di Coppa del Mondo, ricordando le vittorie a Östersund, Hochfilzen. Oberhof e a Ruhpolding.

Per la scandinava una gara con un solo errore nel terzo poligono che non ha alterato per nulla le proprie certezze, potendo contare su una velocità sugli sci stretti notevole. E dunque oro alla Norvegia e argento alla Svezia con Elvira Oeberg (0+1+2+0) che, con un ultimo poligono immacolato, ha inserito le marce alte e chiuso a 1:36.5. Il bronzo è stato ancora griffato dal Team Norge con Tirill Eckhoff (1+1+0+1), autrice di un ultimo giro pazzesco a 1:48.7 dalla compagna di squadra. Momenti di grande paura per Ingrid Tandrevold (14ma): la norvegese, con il bronzo al collo, a 500 metri dal traguardo è andata in crisi e la sua chiusura senza energie a 2:53.1 (0+0+1+0) è l’immagine della sofferenza e della difficoltà.

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Difficoltà che purtroppo ha incontrato anche Dorothea Wierer. L’azzurra ha fatto sognare fino alla fine di conquistare la medaglia, come nella sprint, ma è mancata la precisione richiesta al poligono. Per l’altoatesina, dopo due serie a terra perfette, due errori nella prima serie in piedi e uno nella seconda hanno purtroppo definitivamente affossato le ambizioni di “Doro”, visto che l’azzurra sugli sci stretti ha dimostrato i propri limiti. E così con amarezza va letto questo sesto posto a 2:09.1 dalla vetta.

Una top-10, dunque, completata dalla bielorussa Hanna Sola quarta (1+1+1+0) a 1:58.9, dalla svedese Linn Persson (0+0+1+1) a 2:07.2, da Wierer, dall’austriaca Lisa Theresa Hauser (0+0+1+1) a 2:09.8, dalla francese Julia Simon (0+1+1+0) a 2:18.3, dalla polacca Monika Hojnisz-Starega (2+0+0+0) a 2:28.8 e dalla slovacca Paulina Fialkova (0+2+0+0) a 2:38.8.

Per quanto riguarda il resto delle azzurre, Lisa Vittozzi ha terminato in 32ma posizione (1+2+0+1) a 4:34.3 e Samuela Comola in 37ma posizione (0+1+1+1) a 5:23.5 cogliendo il miglior risultato della sua giovane carriera a livello assoluto.

Foto: LaPresse

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