Biathlon
Biathlon, Pechino 2022. L’inseguimento maschile è “la gara dei francesi”. Nessun azzurro si è mai piazzato meglio di 10°
La settima competizione di biathlon in programma ai Giochi di Pechino 2022 è l’inseguimento maschile. A differenza del settore femminile si gareggerà senza giornata di riposo. La prova, ideata a metà anni ’90 ed entrata nel panorama a Cinque cerchi a partire da Salt Lake City 2002, basa il proprio ordine di partenza sul risultato della sprint disputata ieri.
Quello in palio il 13 febbraio sarà il VI titolo olimpico della storia. Sinora l’unico biathleta capace di ripetersi è stato il francese Martin Fourcade. Il transalpino è destinato a ricoprire tale ruolo per almeno altri quattro anni, poiché, come si può evincere dall’albo d’oro, nessuno dei campioni olimpici dell’inseguimento è attualmente in attività.
2002 – BJØRNDALEN Ole Einar (NOR)
2006 – DEFRASNE Vincent (FRA)
2010 – FERRY Björn (SWE)
2014 – FOURCADE Martin (FRA)
2018 – FOURCADE Martin (FRA)
Sono tredici gli uomini riusciti a fregiarsi di almeno una medaglia in questo format. Solo due di essi hanno pertanto concesso il bis. Si tratta del già citato Fourcade e dell’onnipresente Ole Einar Bjørndalen.
2 – FOURCADE Martin [FRA] (Oro 2014 e 2018)
2 – BJØRNDALEN Ole Einar [NOR] (Oro 2002; Argento 2006)
1 – DEFRASNE Vincent [FRA] (Oro 2006)
1 – FERRY Björn [SWE] (Oro 2010)
1 – POIRÈE Raphael [FRA] (Argento 2002)
1 – SUMANN Christoph [AUT] (Argento 2010)
1 – MORAVEC Ondrej [CZE] (Argento 2014)
1 – SAMUELSSON Sebastian [SWE] (Argento 2018)
1 – GROSS Ricco [GER] (Bronzo 2002)
1 – FISCHER Sven [GER] (Bronzo 2006)
1 – JAY Vincent [FRA] (Bronzo 2010)
1 – BEATRIX Jean Guillaume [FRA] (Bronzo 2014)
1 – DOLL Benedikt [GER] (Bronzo 2018)
In un unico caso (20,0%) si è assistito al back-to-back, ovvero l’atleta vincitore dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Questa situazione si è verificata esclusivamente con Ole Einar Bjørndalen a Salt Lake City 2002. Peraltro quella è anche la sola volta in cui il titolo olimpico del pursuit è andato a un uomo salito sul podio nella prova su due poligoni!
Gli atleti peggio classificati nella sprint capaci di vincere l’oro dell’inseguimento olimpico sono lo svedese Björn Ferry e il francese Martin Fourcade, impostisi con il pettorale 8 rispettivamente nel 2010 e nel 2018. Per quanto riguarda le medaglie, invece, la rimonta più imponente è quella dello svedese Sebastian Samuelsson, argento nel 2018 partendo con il numero 14. Va però rimarcato come nel 2014 anche il francese Jean Guillaume Beatrix sia stato capace di salire sul podio scattando con il 14. Il transalpino, però, raggiunse il bronzo.
Gettando lo sguardo sulle nazioni, si nota come la potenza egemone sia indiscutibilmente la Francia, che negli inseguimenti ha conquistato più titoli olimpici di tutti gli altri Paesi messi assieme.
6 (3-1-2) – FRANCIA
3 (0-0-3) – GERMANIA
2 (1-1-0) – NORVEGIA
2 (1-1-0) – SVEZIA
1 (0-1-0) – AUSTRIA
1 (0-1-0) – REP.CECA
L’Italia non ha mai ottenuto una medaglia, anzi storicamente in questo format ha sempre faticato. Si pensi che il miglior risultato raccolto da un azzurro in un inseguimento olimpico è il 10° posto di Lukas Hofer a Pyeongchang 2018.
MONDIALI 2021
Lo scorso anno, a Pokljuka, la medaglia d’oro iridata venne conquistata dal francese Emilien Jacquelin davanti allo svedese Sebastian Samuelsson (argento) e al norvegese Johannes Bø (bronzo).
STAGIONE 2021-2022
Nella stagione in corso si sono disputati 5 inseguimenti in cui si sono imposti due atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio otto differenti uomini.
Il mattatore assoluto di questo format è stato Quentin Fillon Maillet, il quale ha raccolto 4 successi (Hochfilzen, Le Grand Bornand, Oberhof, Ruhpolding), peraltro consecutivi. Il francese ha ceduto solo 1 affermazione, conquistata da Vetle Sjåstad Christiansen (Östersund).
Fillon Maillet domina la scena anche in tema di podi, avendone inanellati 4 (4-0-0). In questa graduatoria, il transalpino è però braccato da Sebastian Samuelsson, issatosi a quota 3 (0-2-1). Due uomini hanno arpionato 2 piazzamenti nella top-three. Si tratta di Christiansen (1-0-1) ed Emilien Jacquelin (0-1-1). Per il resto, Eduard Latypov e Alexander Loginov ha ottenuto un secondo posto; mentre Tarjei Bø e Anton Smolski si sono attestati una volta in terza piazza.
Alla luce di quanto esposto, sinora sul podio delle sprint hanno sventolato le bandiere di cinque nazioni. La graduatoria è dominata dalla Francia con 6 (4-1-1). I Paesi scandinavi si attestano a quota 3, con la Norvegia (1-0-2) forte di piazzamenti più prestigiosi di quelli della Svezia (0-2-1). Si aggiungono al club anche la Russia con 2 (0-2-0) e la Bielorussia a 1 (0-0-1).
Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un 7° posto ottenuto da Tommaso Giacomel in quel di Östersund. Questi i piazzamenti di tutti gli azzurri impegnati finora durante l’inverno negli inseguimenti:
GIACOMEL Tommaso: 7 – 41 – DNQ – 29 – DNQ
HOFER Lukas: 20 – 14 – 33 – X – 16
BORMOLINI Thomas: 44 – 29 – 19 – 14 – 18
WINDISCH Dominik: 42 – 46 – X – 42 – 22
BIONAZ Didier: DNQ – DNQ – X – 49 – 44
“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificato per l’inseguimento.
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Östersund, Hochfilzen I, Le Grand Bornand, Oberhof, Ruhpolding.
Foto: La Presse