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Biathlon, Pechino 2022. L’Italia parte con il ruolo di outsider per la medaglia nella staffetta maschile

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Ai Giochi di Pechino 2022 è tempo di prove a squadre monosesso per il biathlon. La prima ad andare in scena sarà la staffetta maschile, ovvero la competizione più antica dopo la 20 km. Questa gara fece il proprio ingresso nel panorama a Cinque cerchi a partire dall’edizione di Grenoble 1968, peraltro già nella sua conformazione attuale.

Quello assegnato il 15 febbraio sarà pertanto il XV titolo olimpico della storia. L’albo d’oro della prova rispecchia gli sconquassi geopolitici che hanno caratterizzato la fine del XX secolo. Infatti, sin quando è esistita, l’Unione Sovietica è risultata invincibile! In seguito alla sua dissoluzione, il ruolo di potenza egemone è stato assunto alla Germania, nel frattempo unificatasi dopo aver gareggiato divisa sino al 1988.
1968 – URSS
1972 – URSS
1976 – URSS
1980 – URSS
1984 – URSS
1988 – URSS
1992 – GERMANIA
1994 – GERMANIA
1998 – GERMANIA
2002 – NORVEGIA
2006 – GERMANIA
2010 – NORVEGIA
2014 – RUSSIA (*)
2018 – SVEZIA
(*) Resta però il “giallo” relativo alla vincitrice di Sochi. Il 15 febbraio 2020 il gruppo antidoping dell’Ibu ha comunicato la cancellazione dei risultati ottenuti da Evgeny Ustyugov durante la stagione 2013-14 a causa della positività a un anabolizzante. Tale decisione comporterebbe la rimozione della Russia dalla classifica della prova olimpica, su cui ha però giurisdizione il Cio, che dal canto suo non ha ancora modificato a tavolino l’esito di quella gara. In caso di effettiva squalifica, il successo passerebbe alla Germania.

Guardando alle medaglie complessive, è proprio la Germania a dettare legge, nonostante il numero di successi sia ancora inferiore a quello dei sovietici.
7 (4-2-1) – GERMANIA
6 (6-0-0) – URSS
6 (2-4-0) – NORVEGIA
5 (1-2-2) – RUSSIA
3 (1-0-2) – SVEZIA
3 (0-1-2) – GERMANIA EST
3 (0-1-2) – GERMANIA OVEST
3 (0-0-3) – FRANCIA
2 (0-2-0) – FINLANDIA
2 (0-1-1) – AUSTRIA
1 (0-1-0) – CSI
1 (0-0-1) – ITALIA
Dunque una medaglia anche per l’Italia, ottenuta a Calgary 1988, quando il quartetto tutto altoatesino formato da Werner Kiem, Gottlieb Taschler, Johann Passler e Andres Zingerle si fregiò del bronzo, giungendo alle spalle di Unione Sovietica e Germania Ovest.

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MONDIALI 2021
Lo scorso anno, a Pokljuka, la medaglia d’oro iridata venne conquistata dalla Norvegia, l’argento dalla Svezia e il bronzo dalla Russia.

STAGIONE 2021-2022
Nella stagione in corso si sono disputate 4 staffette, nelle quali si sono imposte due diverse nazioni e sono saliti sul podio cinque differenti Paesi.

La Norvegia ha dettato legge, conseguendo 3 vittorie (Östersund, Hochfilzen, Anterselva), lasciando sul piatto solo la prova di Ruhpolding, dove però si è presentata al via con le seconde linee. Tale successo è stato raccolto dalla Russia.

In tema di podi, va rimarcato come la Russia (1-1-2) non abbia mai mancato l’appuntamento con le prime tre posizioni! Al di là delle vittorie, la Norvegia (3-0-0) non ha guadagnato altri top-three. Si contano invece 2 a testa per Francia (0-2-0) e Germania (0-1-1). Chiude a 1 la Bielorussia (0-0-1).

Il miglior risultato ottenuto dall’Italia è il posto di Ruhpolding. Questi i piazzamenti ottenuti dagli azzurri in ogni gara, con relativi composizione del quartetto e ordine dei frazionisti:
ÖSTERSUND (8° posto): Bormolini – Giacomel – Hofer – Windisch
HOCHFILZEN (10° posto): Bormolini – Giacomel – Bionaz – Windisch
RUHPOLDING (4° posto): Bormolini – Windisch – Bionaz – Hofer
ANTERSELVA (8° posto): Bormolini – Windisch – Giacomel – Hofer

Foto: La Presse

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