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Biathlon, Pechino 2022. Una medaglia spezzerebbe la lunga astinenza azzurra nell’inseguimento femminile

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Il biathlon giunge al giro di boa dei Giochi di Pechino 2022, poiché da oggi entra nella fase discendente del proprio programma. La sesta delle undici gare in calendario è rappresentata dall’inseguimento femminile. Il format è stato ideato a metà anni ’90 e basa il suo ordine di partenza sul risultato della sprint andata in scena due giorni orsono.

Quello assegnato il 13 febbraio sarà il VI titolo olimpico nella storia di una competizione dove, sinora, nessuna biathleta è ancora stata capace di imporsi più di una volta, come testimoniato dall’albo d’oro.
2002 – PYLEVA Olga (RUS)
2006 – WILHELM Kati (GER)
2010 – NEUNER Magdalena (GER)
2014 – DOMRACHEVA Darya (BLR)
2018 – DAHLMEIER Laura (GER)

Sono tredici le donne riuscite a fregiarsi di almeno una medaglia olimpica in questo format. Solo due di esse hanno quindi concesso il bis. Si tratta della tedesca Kati Wilhelm e della slovacca d’importazione Anastasiya Kuzmina.
2 – WILHELM Kati [GER] (Oro 2006; Argento 2002)
2 – KUZMINA Anastasiya [SVK] (Argento 2010 e 2018)
1 – PYLEVA Olga [RUS] (Oro 2002)
1 – NEUNER Magdalena [GER] (Oro 2010)
1 – DOMRACHEVA Darya [BLR] (Oro 2014)
1 – DAHLMEIER Laura [GER] (Oro 2018)
1 – GLAGOW Martina [GER] (Argento 2006)
1 – BERGER Tora [NOR] (Argento 2014)
1 – NIKOULTCHINA Irina [BUL] (Bronzo 2002)
1 – AKHATOVA Albina [RUS] (Bronzo 2006)
1 – BRUNET Marie Laure [FRA] (Bronzo 2010)
1 – GREGORIN Teja [SLO] (Bronzo 2014)
1 – BESCOND Anais [FRA] (Bronzo 2018)

Biathlon, Pechino 2022: le speranze di medaglia dell’Italia. Dorothea Wierer per chiudere un cerchio, Lukas Hofer per consacrarsi

In un unico caso (20,0%) si è assistito al back-to-back, ovvero l’atleta vincitrice dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Questa situazione si è verificata esclusivamente con Laura Dahlmeier a Pyeongchang 2018. Invece in 2 occasioni (40,0%) il titolo olimpico del pursuit è andato a una donna salita sul podio nella prova su due poligoni.

L’atleta peggio classificata nella sprint capace di vincere l’oro dell’inseguimento è Darya Domracheva, impostasi nel 2014 con il pettorale 9. Per quanto riguarda le medaglie, invece, la rimonta più imponente è quella della francese Anais Bescond, bronzo nel 2018 partendo con il numero 19.

Gettando lo sguardo sulle nazioni, la potenza egemone è senza ombra di dubbio la Germania, che ha vinto più titoli di tutti gli altri Paesi messi assieme.
5 (3-2-0) – GERMANIA
2 (1-0-1) – RUSSIA
2 (0-2-0) – SLOVACCHIA
2 (0-0-2) – FRANCIA
1 (1-0-0) – BIELORUSSIA
1 (0-1-0) – NORVEGIA
1 (0-0-1) – BULGARIA
1 (0-0-1) – SLOVENIA
L’Italia aspetta ancora la prima medaglia. Il miglior risultato di sempre mai ottenuto da un’azzurra in un inseguimento olimpico è il 5° posto di Michela Ponza a Torino 2006. C’è anche un altro piazzamento nella top-ten, ovvero l’ottava posizione arpionata da Karin Oberhofer a Sochi 2014.

MONDIALI 2021
Lo scorso anno, a Pokljuka, la medaglia d’oro iridata venne conquistata dalla norvegese Tiril Eckhoff davanti all’austriaca Lisa Theresa Hauser (argento) e alla francese Anais Chevalier (bronzo).

STAGIONE 2021-2022
Nella stagione in corso si sono disputati 5 inseguimenti in cui si sono imposte due atlete e sono complessivamente salite sul podio otto differenti donne.

Marte Olsbu Røiseland ha fatto man bassa di successi, primeggiando in 4 competizioni (Östersund, Hochfilzen. Oberhof, Ruhpolding). Non si parla di monopolio solo perché Elvira Öberg si è affermata 1 volta (Le Grand Bornand).

Alla voce podi comanda, ovviamente, Røiseland (4-0-0) con 4. Le sorelle Öberg la seguono a quota 3 ingressi nella top-three. Elvira non si è fatta mancare niente (1-1-1), mentre Hanna non ha ancora calcato il gradino più alto (0-1-2). Nessun altra donna ha bissato un piazzamento nelle prime tre posizioni. Anais Bescond, Hanna Sola e Julia Simon si sono attestate una volta al secondo posto, mentre Anais Chevalier-Bouchet e Dzinara Alimbekava hanno occupato in un’occasione la terza piazza.

Dunque sinora sul podio degli inseguimenti hanno sventolato le bandiere di sole quattro diverse nazioni. Chi domina la scena è la Svezia con 6 (1-2-3). Viene poi la Norvegia (4-0-0) a 4. Segue la Francia a 3 (0-2-1) e chiude la Bielorussia (0-1-1) a 2.

Per quanto riguarda l’Italia, il miglior risultato è un 5° posto ottenuto da Lisa Vittozzi a Le Grand Bornard. Questi i piazzamenti di tutte le azzurre impegnate finora durante l’inverno negli inseguimenti:
VITTOZZI Lisa: 20 – 42 – 5 – DNS – DNQ
WIERER Dorothea: 13 – 31 – 10 – 15 – 7
SANFILIPPO Federica: X – X – 40 – DNQ – 30
COMOLA Samuela: X – 41 – X – DNQ – DNQ
“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificata per l’inseguimento.
“DNS” indica che l’atleta, pur qualificandosi per l’inseguimento, non è partita.
La “X” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Östersund, Hochfilzen, Le Grand Bornard, Oberhof, Ruhpolding.

Foto: La Presse

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