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Bob, altro caso doping ai Giochi Olimpici: positiva l’ucraina Lidiia Hunko
Dopo il caso Kamila Valieva e la riscontrata positività della fondista Valentyna Kaminska un’altra atleta ucraina è finita nell’occhio del ciclone, stavolta a causa di steroidi anabolizzanti. Trattasi della bobbista Lidiia Hunko, prima donna a rappresentare il suo paese nella disciplina.
Hunko aveva chiuso la gara di monobob in ventesima piazza lunedì 14 febbraio e proprio lo stesso giorno è stato prelevato il campione “incriminato” dall’ITA (International Testing Agency) che ha poi diffuso una nota motivando la sospensione dell’atleta.
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“Il risultato del test è stato riportato dal laboratorio accreditato della Word Anti Doping Agency (WADA) a Pechino tre giorni dopo il prelievo, avvenuto lunedì scorso – recita il comunicato – Lidiia Hunko è stata informata del caso ed è stata provvisoriamente sospesa fino alla risoluzione della questione in linea con il Codice mondiale antidoping e le regole antidoping del CIO applicabili ai Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022″.
La ventottenne ucraina è un personaggio piuttosto noto in patria. Si è avvicinata al bob solo nel 2018 mentre in precedenza aveva intrapreso una carriera di successo nel powerlifting, tanto laurearsi Campionessa del Mondo di “deadlift” (stacco da terra) nel 2016. Inevitabilmente la positività getterà ombre anche sul suo passato…
Foto: Lapresse