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Calcio a 5, Divisione: rivoluzione nei regolamenti. Cambiati i limiti di partecipazione al gioco per italiani e stranieri

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Dopo l’Europeo 2022, chiuso dall’Italia con la cocente eliminazione nella prima fase della competizione continentale, la Divisione Calcio a 5, col presidente Luca Bergamini in testa e, insieme a lui il Consiglio Direttivo, ha calato le sue carte sul tavolo.

La governance del futsal nostrano ha ufficialmente messo le mani su “un argomento ritenuto improcrastinabile”, quello relativo ai limiti di partecipazione al gioco fra giocatori formati e non formati: “Sin dal primo giorno della mia presidenza – ha affermato Bergamini – l’impegno è sempre stato finalizzato ad avvicinare la base con il vertice, per rendere il più omogeneo possibile il tutto. Il corto circuito che si è generato con le società ha portato i club a non fare attività sul territorio, senza più riuscire a creare giocatori e talenti che negli anni passati avevano creato grande valore per il movimento. Per logiche di comodità e facilità, si è creata una corsia diversa, parallela, scegliendo prodotti finiti, calciatori già pronti, senza più fare formazione attraverso gli allenatori: questo ha generato un’insostenibilità per un percorso sano e virtuoso”.

Poi ha aggiunto: “Il campanello d’allarme è arrivato da numeri imbarazzanti sotto gli occhi di tutti: delle 19 squadre che hanno vinto lo Scudetto nella storia del futsal italiano, ne sono rimaste solo tre con la stessa struttura giuridica e/o matricola. I numeri intercettati relativi all’impiego dei calciatori sono sconcertanti, come l’80% di utilizzo in campo di giocatori non formati, oppure lo 0% di minutaggio degli Under 20. Questi dati sono reali, non possiamo far finta di niente e ignorarli ancora. Ovviamente non c’è e non ci sarà una soluzione sola, la riforma dei limiti di partecipazione al gioco va a intercettare altri lavori che sono in piedi: il supporto allo sviluppo dell’attività giovanile, un tavolo di lavoro col settore tecnico per implementare i processi di formazione, quello legato a una maggiore strutturazione della classe dirigenziale, degli uffici stampa, della comunicazione, delle segreterie. Serve crescere sotto ogni punto di vista per rendere più solido un movimento che a oggi appare estremamente traballante e non in linea con le aspettative di una crescita importante”.

Infine ha così concluso: “Ci tengo infine a sottolineare che i risultati della nazionale e delle nostre squadre di vertice sono solo parzialmente collegati a tutto questo ragionamento. Le riforme sono un’evoluzione di un percorso di crescita necessario per il bene comune. Sogno una nazionale multietnica e multirazziale, che sia figlia della nostra formazione”.

Il Consiglio ha indetto per venerdì 4 marzo 2022 l’Assemblea Straordinaria della Divisione C5 per la designazione dei candidati alla carica di Presidente e del Vicepresidente Vicario della Lega Nazionale Dilettanti, con richiesta di svolgimento in modalità di videoconferenza.

Successivamente, il Consiglio Direttivo ha discusso in materia di limiti di partecipazione al gioco per la stagione sportiva 2022/2023 dei Campionati Nazionali maschili.

– Nelle gare ufficiali del Campionato e della Coppa Italia, le Società di Serie A dovranno presentare una distinta composta da un massimo di 12 calciatori. Nelle stesse gare le Società di Serie A avranno l’obbligo di inserire nella distinta gara almeno 8 calciatori formati.

– Nelle gare ufficiali del Campionato e della Coppa Italia, le Società di Serie A2 hanno l’obbligo di inserire nella distinta gara almeno 9 calciatori formati di cui almeno due nati dal 01/01/2004.

– Nelle gare ufficiali del Campionato e della Coppa Italia, le Società di Serie B hanno l’obbligo di inserire nella distinta gara almeno 10 calciatori formati di cui almeno due nati dal 01/01/2004.

Per la stagione 2022/2023 restano invariati i limiti di partecipazione al gioco per i Campionati Nazionali femminili (Serie A con 6 calciatrici formate, Serie A2 con 7).

A seguire, nella stagione 2023/2024 i limiti di partecipazione al gioco saranno così determinati.

– 9 calciatori formati per la Serie A maschile.
– 10 calciatori formati per la Serie A2 Elite maschile
– 11 Serie A2 maschile
– 11 calciatori formati per la Serie B

Sarà inoltre avviato, sempre nel 2023/2024, il percorso di riforma anche per i Campionati Nazionali femminili: la Serie A femminile passerà a 7 calciatrici formate e la Serie A2 femminile a 8 calciatrici formate.

Si ricorda che sono da considerarsi calciatori “formati” quelli che rispondano alle attuali norme in vigore.

Definite anche le modalità relative al “Progetto Giovani“: le specifiche sulle premialità alle società per l’impiego dei giovani calciatori saranno oggetto di comunicato ufficiale di successiva pubblicazione.

Ulteriore argomento, il regolamento ufficiale delle Final Eight di Coppa Italia di Serie A maschile e e Serie A femminile e le modalità di composizione del tabellone e del sorteggio come di seguito riportato.

– Definizione di quattro distinte urne:

Urna A) teste di serie classificatesi al 1° e 2° posto al termine del girone di andata
Urna B) squadre classificatesi al 3° e 4° posto al termine del girone di andata
Urna C) squadre classificatesi al 5° e 6° posto al termine del girone di andata
Urna D) squadre classificatesi al 7° e 8° posto al termine del girone di andata

– Le squadre dell’urna A, seguendo l’estrazione, saranno occuperanno le posizioni 1 del Quarti di Finale 1 e del Quarto di Finale 4.

COMPOSIZIONE DEL TABELLONE

QUARTO 1 1ª estratta urna A vs 1ª estratta urna D
QUARTO 2 1ª estratta urna B vs 1ª estratta urna C
QUARTO 3 2ª estratta urna B vs 2ª estratta urna C
QUARTO 4 2ª estratta urna A vs 2ª estratta urna D

SEMIFINALE 1 Vincente Q1 vs Vincente Q2
SEMIFINALE 2 Vincente Q3 vs Vincente Q4

FINALE Vincente S1 vs Vincente S2

In caso di parità al termine delle gare di Quarti di finale e Semifinali si procederà con l’effettuazione dei tiri di rigore. In caso di parità al termine della gara di Finale si procederà con l’effettuazione di due tempi supplementari da 5′ ciascuno; qualora al termine del secondo tempo supplementare persistesse la parità, la vincente sarà determinata dai tiri di rigore.

Insomma, una riforma non da poco e che, va detto, ha scatenato diversi malumori soprattutto nelle società “dell’alto livello del futsal italiano”. Dall’anno prossimo quindi le squadre dovranno rivedere inevitabilmente i loro roster pensando di più a coinvolgere i giocatori nostrani: sarà questo il passo giusto per tornare ad avere un campionato appetibile e una nazionale capace di primeggiare? Ci vorranno almeno 18 mesi per capirlo, ma intanto una prima pietra è stata lanciata nel lago.

Foto: Divisione Calcio a 5

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