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Ciclismo, Mattia Cattaneo: “Devo tutto a Gianni Savio. Punto sulle cronometro e le brevi corse a tappe”

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Lo scorso anno Mattia Cattaneo è stato il miglior italiano al Tour de France dove ha chiuso in dodicesima posizione e quest’anno il bergamasco classe 1990 portacolori della Quick-Step – Alpha Vinyl (formazione con cui correrà anche nel 2023, ndr) ha grandi ambizioni. Il sogno nel cassetto? Vincere una tappa alla Grande Boucle. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente in Spagna dove si trova insieme alla sua squadra in vista della prima corsa di stagione, la Volta a la Comunitat Valenciana, in programma dal 2 al 6 febbraio.

Sei stato negli Stati Uniti, insieme a Remco, per lavorare in galleria del vento. Che esperienza è stata?

“E’ stata una grandissima esperienza, molto entusiasmante. Abbiamo lavorato molto sulla posizione a cronometro. Lo scorso inverno per me è stato molto impegnativo perché ho dedicato molto tempo alla cura dei dettagli per le prove contro il tempo.”

Rispetto allo scorso anno hai cambiato la posizione a cronometro?

“Sì, teoricamente dovrei averla migliorata. Mi hanno fatto le protesi personalizzata e ho abbassato un po’ in manubrio.”

Dove ti piacerebbe arrivare nelle prove contro il tempo?

“Mi piacerebbe diventare uno dei più vincenti, so che è difficile ma è una specialità che mi piace molto.” 

Cosa ti manca invece in salita rispetto ai migliori?

“Bella domanda. Non saprei. Non sono uno scalatore puro, mi difendo bene e magari ho ancora un po’ di margine di miglioramento anche se ad essere sincero non saprei come fare. Forse dovrei cercare di essere più leggero ma è rischioso perché poi perderei a cronometro. Per le caratteristiche che ho è difficile pensare di essere forte in salita ed a cronometro, vorrebbe dire diventare uno dei favoriti per le grandi corse a tappe.”

Quali saranno i programmi per la prima parte di stagione?

“Dopo la Valenciana, farò la Volta ao Algarve, la Parigi-Nizza, il Giro dei Paesi Baschi, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Questo dovrebbe essere il programma.”

Sei in una grande squadra, dove spesso sarai al servizio dei capitani. Pensi però di riuscire a ritagliarti anche qualche spazio personale? 

“Non sono più giovanissimo quindi il mio lavoro è principalmente quello di essere a servizio dei capitani. Nelle cronometro e se capiterà l’occasione di fare classifica nelle brevi corse a tappe cercherò di sfruttare al meglio le occasioni.”

Quanto è stato importante per te Gianni Savio per costruirti una seconda possibilità ai massimi livelli?

“Se sono qui è solo grazie all’Androni. A Gianni devo tutto quello che sono riuscito ad ottenere negli ultimi anni.”

Quali sono gli obiettivi per quest’anno?

“Prima di tutto cercherò di capire come andranno le prime corse perché ci sono già delle buone opportunità a cronometro. Per la seconda parte di stagione invece dovrei essere al via del Tour de France dove sogno di vincere una tappa. Mi piacerebbe quindi fare una buona Parigi-Nizza nella prima parte di stagione ed essere nella miglior condizione al Tour.” 

Un tuo obiettivo da qui a fine carriera potrebbe essere quello di vincere una breve corse a tappe, magari Romandia o Giro di Svizzera?

“Sì, già lo scorso anno ho fatto un bel passo in avanti nelle brevi corse a tappe. Vincere con il livello che c’è oggi è difficilissimo, sarei contento anche di fare podio. Un’altra cosa che mi piacerebbe, so che ci sono corridori come Ganna e Affini, è fare un buon Campionato Italiano a cronometro e conquistare la maglia tricolore. Sto lavorando molto, quindi mai dire mai.” 

Il sogno più grande?

“Vincere una tappa al Tour de France.” 

Foto: Lapresse

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