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Ciclismo, Michele Gazzoli: “Non vedo l’ora di correre tra i grandi campioni”

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Nuovo appuntamento con Sport2Day – Speciale Ciclismo, il programma a cura di Sport2U, in collaborazione con OA Sport, dedicato al mondo delle due ruote. Ospite di Francesca Cazzaniga è Michele Gazzoli, giovane promettente che difende i colori del Team Astana Qazaqstan.

In questa stagione il bresciano classe 1999 debutterà nella massima categoria con il Tour de la Provence, per poi concentrarsi sulle Classiche. L’obiettivo? Non smettere mai di imparare e fare tanta esperienza: “Sono a San Marino per qualche giorno di riposo e recupero prima di ricominciare – racconta – Le strade qui sono belle, mi trovo bene. Il primo ritiro con l’Astana? Bene. Abbiamo fatto un grosso carico di lavoro, la gamba mi è sembrata buona. Sono molto soddisfatto delle due settimane che ho fatto. ‘Qazaqstan’ solo di nome perché tutto il motore della squadra, a partire dallo staff, è italiano. E’ una grande famiglia con un’ambizione professionale al 100% con cui mi trovo bene“.

Correre tra i ‘grandi’ è un obiettivo che volevo raggiungere da quando ho iniziato a correre. Quando indosserò la maglia – continua – capirò davvero cosa vuol dire stare al fianco dei grandi campioni, capirò quali sono le emozioni che devo provare. La cosa che ho capito col tempo e coi miei sbagli è di non avere mai fretta: tutto alla fine arriva, senza saltare i passaggi. Se ci si mettono due, tre o quattro anni l’importante è farlo gradualmente e in modo serio. Ad ora, rispetto ad una squadra Under 23, è tutto perfetto e amplificato, qualsiasi cosa è curata nel minimo dettaglio“.

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Prosegue Michele Gazzoli: “Ho legato maggiormente con Davide Martinelli, è un mio grande amico, non solo nello sport ma anche nella vita. Suo padre, Beppe Martinelli, è il direttore sportivo: è una leggenda dei direttori sportivi, con lui hai solo da imparare. Cerco di stare sul pezzo per riuscire a tirargli fuori qualcosa che possa servire. Chi è diverso da ciò che sembra è Vincenzo Nibali: non è per niente una persona chiusa, anzi, è l’esatto opposto. Mi parla come se fossi uno qualunque, senza fare distinzioni, è davvero un bravo ragazzo; come Gianni Moscon, io lo ammiro molto, anche perché quanto a caratteristiche siamo molto simili“.

Ogni atleta, nella propria carriera, vive momenti più o meno intensi, alcuni di questi certamente indimenticabili. Ecco quali sono stati, per Michele, il momento più bello e il più difficile della sua giovane carriera: “Forse il momento più bello è quando ho vinto l’Europeo, quando c’era la mia famiglia. Il momento più complicato probabilmente il 2021. Avevo finito il 2020 molto bene, avevo alte aspettative per fare il grande passo, ma tra Covid e infortuni la mia stagione è iniziata ad aprile. Puoi solo immaginare lo stress e lo stato d’animo. Ma in tutto ciò sono riuscito ad andare avanti e a fare il grande salto“.

Restando sul presente, e su quello che lo attende, Michele spiega quale sarà il suo programma nella sua prima, vera avventura con Astana: “Il mio programma partirà in Belgio, la prima parte di stagione finirà all’Amstel, quindi sono molto motivato. Ho molta voglia di fare questa esperienza, sono gare di alto livello e non vedo l’ora di farle. Dal 2022 mi aspetto di imparare tanto e non nego che voglio raccogliere qualcosa per ciò che ho fatto questo inverno. Il mio obiettivo è far bene le Classiche“.

La motivazione certamente non gli manca. Soprattutto in chi come lui, descrive il ciclismo come “gratificante, costruttiva e da amare”. Siete d’accordo? Di seguito la video intervista integrale.

LA VIDEO INTERVISTA A MICHELE GAZZOLI


Foto: LaPresse

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