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Ciclismo, tante le stelle sulle strade della Volta ao Algarve. Il percorso promette spettacolo

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Domani prenderà il via la Volta ao Algarve 2022, che torna nella classica collocazione nel calendario a febbraio, ad inizio stagione, dopo che l’anno scorso, per le ben note vicende legate al Covid, si disputò a maggio. Come sempre la corsa è un momento importante nella preparazione di molti corridori che volano in Portogallo per mettere nelle gambe i primi chilometri di gara.

La startlist di quest’anno non fa eccezione, la distribuzione di tappe adatte a vari specialisti, ha attratto corridori di altissimo livello in vari campi. I contendenti per la classifica generale non mancano, a partire dal gallese Geraint Thomas, vincitore del Tour de France 2018, che darà il via alla sua stagione nella corsa lusitana. Ci riproverà il belga Remco Evenepoel, reduce dalla Volta a la Comunitat Valenciana e che qui nel 2020 vinse una delle sue prime corse a tappe. Attenzione per la classifica anche al francese David Gaudu, portacolori della FDJ, allo spagnolo Ion Izagirre, al debutto con la Cofidis ed al colombiano della Bora Hansgrohe Sergio Higuita, fresco di vittoria nel Campionato Nazionale.

Il percorso darà spazio, almeno nella prima tappa, anche ai velocisti, che non mancano tra gli iscritti. Ci si aspetta grande lotta tra l’olandese Fabio Jakobsen ed il norvegese Alexander Kristoff, entrambi già in grado di trovare la vittoria quest’anno. Un passo indietro, ma con ambizioni, partiranno anche il colombiano Juan Sebastian Molano, il francese Bryan Coquard ed il campione del mondo 2019 Mads Pedersen, senza dimenticare il belga Tim Merlier. In un percorso veramente completo, la Volta ao Algarve presenterà anche una lunga cronometro di 32 km vedrà alcuni dei migliori interpreti al mondo nelle corse contro il tempo. Oltre ai già citati Evenepoel e Thomas, sempre pericolosi su percorsi dove si devono spingere i lunghi rapporti, i protagonisti annunciati sono lo svizzero Stefan Kueng, vincitore delle ultime due crono ai Campionati Europei ed il danese Kasper Asgreen, reinserito all’ultimo momento dopo la pausa forzata causa Covid che gli ha fatto saltare il Tour de la Provence.

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Una corsa quindi estremamente interessante, che avrà 3 snodi fondamentali per la definizione della classifica generale. Il primo sarà il durissimo arrivo della seconda tappa. Il traguardo di Foia arriverà al termine di due ascese molto impegnative intervallate da una ripida discesa. Si salirà prima al GPM di 2a categoria di Picota, per poi raggiungere il punto più alto dell’intera corsa, al termine di 7 km al 7% di pendenza media. Il secondo passaggio importante sarà ovviamente la cronometro da Vila Real de Santo António a Tavira, 32 km quasi completamente pianeggianti che potranno scavare distacchi enormi tra gli uomini di classifica.

La corsa si deciderà quindi l’ultimo giorno, con la quinta ed ultima tappa, 173 chilometri tra Lagoa e Malhão, che presenterà il secondo arrivo in salita della settimana. Tappa dura, con 5 GPM, di cui uno è quello di Picota, già affrontato tre giorni prima, con il ripidissimo finale di Malhão, lungo appena 2.6 km ma con pendenze che non scendono mai sotto il 10%, prima di spianare leggermente negli ultimi 400 metri.

Foto: LaPresse

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