Curling
Curling, Italia maschile irriconoscibile alle Olimpiadi. Si paga il contraccolpo dell’oro nel misto?
Quattro sconfitte nelle prime quattro partite disputate. Questo è il bilancio dell’Italia nel torneo di curling maschile alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. La nostra Nazionale si è arresa inizialmente alle corazzate Gran Bretagna e Svezia, ovvero le dominatrici di questo sport nella passata stagione (sono state finaliste ai Mondiali e agli Europei) e che godono di una tradizione ben consolidata. Due battute d’arresto giustificabili e comprensibili, probabilmente già messe in conto alla vigilia della competizione.
Contro Bruce Mouat e compagni si è anche lottato e si è sfiorato l’extra-end, ma contro la corazzata guidata dal fuoriclasse Niklas Edin c’è stato ben poco da fare: troppi errori, tanta confusione e gli scandinavi si sono imposti troppo agevolmente. A quel punto si sperava in un’inversione di rotta da parte del quartetto tricolore e invece sono sopraggiunte altre due sconfitte molto dolorose: ieri contro la Cina, oggi contro la Russia. Due stop inattesi contro formazioni di seconda fascia, sulla carta ampiamente alla portata degli azzurri.
Joel Retornaz, Amos Mosaner, Sebastiano Arman e Simone Gonin sembrano oggettivamente irriconoscibili. In autunno avevano conquistato brillantemente la medaglia di bronzo agli Europei, togliendosi anche la soddisfazione di dominare la Svezia nello scontro diretto del round robin, e poi avevano strappato agevolmente la qualificazione ai Giochi attraverso il torneo pre-olimpico. Ci si era presentati a Pechino con l’obiettivo di lottare per la qualificazione alle semifinali e invece la kermesse è incominciata con un filotto di sconfitte che di fatto ci estromette con largo anticipo dalle posizioni che contano.
Curling, Pechino 2022: troppi errori per gli azzurri. L’Italia cade anche contro la Russia
Anche se si dovesse battere la Svizzera alle ore 13.05 e se si dovesse riuscire a infilare una serie di altri quattro successi nei prossimi giorni, appare oggettivamente molto difficile rientrare tra le prime quattro della classe con un record di 5-4. L’Italia è parsa ben lontana da quella dei giorni migliori: gioco troppo falloso e poco preciso, qualche passaggio a vuoto a livello tecnico-tattico, poca lucidità nella gestione. Paradossalmente potrebbe essere il contraccolpo della medaglia d’oro conquistata nel torneo di curling doppio misto da Amos Mosaner e Stefania Constantini.
Quello storico trionfo ottenuto lo scorso martedì potrebbe avere generato troppe aspettative e avere influenzato l’intera squadra. Amos Mosaner ha trionfato dopo aver infilato undici successi consecutivi e potrebbe anche pagare un senso di appagamento, oltre all’inevitabile stanchezza fisica. Lo skip Joel Retornaz, alla sua terza partecipazione olimpica, potrebbe soffrire mentalmente il fatto che il proprio compagno di squadra è riuscito a raggiungere un traguardo leggendario, impresa a lui mai riuscita. Qualcosa in termini di comunicazione si è persa e l’intesa non appare più vincente.
È un vero peccato, perché in Italia era esplosa la curling-mania dopo l’apoteosi del doppio misto e la speranza era quella di sfruttare al meglio questo traino mediatico e questo enorme interesse generale che si è generato nel corso dell’ultima settimana. Ora bisogna comunque onorare l’impegno e cercare di dare il massimo per chiudere in maniera dignitosa questa avventura a cinque cerchi.
Foto: Lapresse