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Curling, Pechino 2022: Italia ambiziosa con la squadra maschile e la mista. E un sogno chiamato medaglia…

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L’Italia del curling si presenta con grandi ambizioni alle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. La squadra maschile, alla terza partecipazione della storia (la seconda consecutiva), arriva nella capitale cinese dopo aver conquistato la medaglia di bronzo agli ultimi Europei e dopo aver strappato il pass a cinque cerchi in maniera agevole attraverso il torneo di qualificazione andato in scena prima di Natale. Joel Retornaz, alla sua terza esperienza ai Giochi, guiderà un quartetto di assoluto spessore e ormai ampiamente rodato, in grado di ricoprire il ruolo di mina vagante in questa competizione.

Lo skip sarà affiancato da Amos Mosaner, Simone Gonin e Sebastiano Arman. Nel round robin della rassegna continentale si sono tolti la soddisfazione di sconfiggere la corazzata Svezia e di giocarsela alla pari contro i maestri scandinavi nella semifinale. Alle Olimpiadi partecipano dieci squadre, soltanto le prime quattro classificate accederanno alla fase a eliminazione diretta e si contenderanno le medaglie: l’Italia dovrà necessariamente essere perfetta contro le squadre sulla carta alla sua portata (Norvegia, Russia, Danimarca, Cina) e poi inventarsi più di una magia contro le favorite della vigilia (Svezia, Gran Bretagna, USA, Canada, Svizzera).

Olimpiadi Pechino 2022, le speranze di medaglia dell’Italia giorno per giorno. 54 carte da podio

Amos Mosaner giocherà anche nel doppio misto, facendo coppia con Stefania Constantini. Per la prima volta l’Italia partecipa ai Giochi in questa specialità, introdotta alle Olimpiadi soltanto a partire dall’ultima edizione. I due azzurri sperano di fare saltare il banco in una disciplina caratterizzata da gerarchie fluide e in cui può succedere di tutto. Gli azzurri non hanno nulla da perdere e cercheranno di farsi strada. Svezia, Gran Bretagna, Svizzera, Canada, USA potrebbero fare la differenza; Australia, Norvegia, Cina e Repubblica Ceca completano il parterre.

Foto: © WCF / Céline Stucki

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