F1, il porpoising stravolge le nuove vetture? Mattia Binotto: “Abbiamo sottovalutato il problema”. Di cosa si tratta?

La Ferrari si è distinta nei primi due giorni di Test F1 a Barcellona e ha ottenuto riscontri decisamente confortanti in vista della nuova stagione ormai alle porte. La monoposto messa in pista dal Cavallino Rampante è parsa fin da subito molto performante, aggressiva e incisiva: i tanti giri completati senza problemi di affidabilità sul circuito del Montmelò, i notevoli riscontri cronometrici (sempre nelle posizioni di vertice della classifica dei tempi), il buon passo e le recensioni positive dei piloti fanno ben sperare.

Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno iniziato a prendere fiducia al volante di una vettura realizzata seguendo i dettami imposti dal nuovo regolamento e che sembra poter ottenere buoni risultati dopo le ultime stagioni decisamente buie. Agli addetti ai lavori è balzata subito agli occhi una grande novità, o meglio il ritorno di qualcosa che non si vedeva da ormai trent’anni: stiamo parlando del “porpoising“. Il termine, che possiamo tradurre con “pompaggio”, descrive una sorta di stallo aerodinamico, che si verifica sui rettilinei. Un effetto che viene causato dalla crescita progressiva del carico aerodinamico sull’ala anteriore.

Mattia Binotto, team principal della Ferrari, si è soffermato su questo aspetto ai microfoni di Motorsport.com: “Penso che la maggior parte di noi abbia almeno sottovalutato il problema e ora siamo in fase di apprendimento. La soluzione è teoricamente semplice, ottimizzando le prestazioni cercando di evitare il rimbalzo della monoposto. Ma potrebbe essere un esercizio meno facile di quanto si creda. Sono abbastanza sicuro che a un certo punto la squadra arriverà alla soluzione, ma non sappiamo ancora quanto tempo sarà necessario. E chi ci arriverà prima credo che potrà contare su un vantaggio non da poco all’inizio della stagione”.

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Che possa essere davvero il “porpoising” la chiave di volta della prima parte di stagione? Sarebbe davvero sorprendente se il campionato venisse indirizzato per qualcosa legato all’effetto suolo e che sembrava essere finito nel dimenticatoio, tra l’altro in un’annata agonistica caratterizzata dall’introduzione di un regolamento davvero rivoluzionario…

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