Formula 1
F1, Lewis Hamilton e Mercedes si fanno largo, Ferrari in versione caterpillar e con il nuovo fondo
Il Circus della F1 ha salutato Barcellona (Spagna) per questi primi test pre-season e il pensiero va al Bahrain dove dal 10 al 12 marzo il circuito di Sakhir sarà teatro dell’ultima prima prova generale prima del via di questo Mondiale 2022 all’insegna delle novità (1° GP proprio in Bahrain dal 18 al 20 marzo).
Il day-3 catalano è stato griffato dalla Mercedes: le due Frecce d’Argento del britannico Lewis Hamilton e del connazionale George Russell hanno ottenuto i migliori crono della tre-giorni, sfruttando al meglio la mescola C5 (supersoft). 94 giri per Lewis e 66 per George segno che a Brackley, pur “sperticandosi in lodi” per gli avversari, sono sempre lì pronti ad azzannare.
La Ferrari, come in parte la Red Bull (con Max Verstappen), non ha cercato l’attenzione dei fotografi, ovvero non è andata a caccia del super tempo, consapevole dell’irrilevanza. La scuderia del Cavallino Rampante, alla fine della fiera, è quella che ha messo insieme nell’esperienza iberica più giri di tutti: 439 tornate, pari a 2052 km, avendo un rendimento costante con hard e medie e mostrando anche ottime cose quando nel primo pomeriggio si è girato sul bagnato per via della scelta di Pirelli di testare le mescole intermedie e full wet.
In più la squadra del Cavallino Rampante non ha dormito e per cercare di minimizzare i problemi dettati dal “pompaggio” ha introdotto un nuovo fondo con un’apertura tonda sotto alla quale è comparso un flap ricurvo e davanti e dietro all’apertura sono cambiate le forme del bordo d’uscita, come riportato da motorsport.com. Un aspetto che rappresenta un altro buon segnale.
Per quanto riguarda il resto della concorrenza, Red Bull quest’oggi si è spesa molto nei test aerodinamici e Verstappen è stato il più convincente con le gomme medie tempi alla mano nel day-3. Difficoltà invece di vario genere in Alpine, Haas, Alfa Romeo, Haas e Aston Martin che hanno girato poco per problemi di carattere tecnico che non hanno permesso ai propri piloti di accumulare le informazioni necessarie.
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