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F1, Mercedes loda la Ferrari per il lavoro svolto, ma in Bahrain è pronta a fare lo “scherzetto”

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I test di Barcellona (Spagna), riservati alle monoposto del Mondiale 2022 di F1, sono già un ricordo. Una tre-giorni in cui prendere i tempi come un riferimento è un esercizio di poca utilità.

Alla fine, infatti, nessuno dei team presenti ha cercato la prestazione vista la necessità di conoscere le monoposto di nuova generazione. A partire da quest’anno le vetture hanno caratteristiche profondamente diverse da quelle del 2021. Si pensi al ritorno dell’effetto suolo e all’uso delle mescole da 18 pollici.

In un contesto in grande evoluzione, è da constatare la grande varietà dei progetti e le molteplici interpretazioni al regolamento tecnico. In questo quadro, Ferrari e Red Bull hanno colpito l’attenzione per il loro lavoro estremo e agli antipodi per la filosofia costruttiva seguita. Mercedes, invece, è parsa un po’ più conservativa, seguendo un percorso già affrontato ovvero quello della rastremazione massima, pance corte e un retrotreno non così ricercato.

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Si potrebbe presumere che la Ferrari forse non abbia sviluppato molto l’auto del 2021 e abbia semplicemente messo tutto nell’auto di quest’anno. Quindi significa che sono diversi mesi avanti? O una squadra è diversi mesi avanti a tutti? Aspettiamo e vediamo”, ha dichiarato Lewis Hamilton.

Si può constatare però che Hamilton e George Russell abbiano ottenuto i migliori crono della tre-giorni spagnola e, nello stesso tempo, nelle “lodi sperticate” al Cavallino Rampante, citando anche quanto detto da Toto Wolff a proposito del motore della Rossa (Il migliore del Circus), il team di Brackley si stia preparando a giocare uno scherzetto a tutti.

Ci si riferisce a una Mercedes che dal 10 al 12 marzo, in vista dei test in Bahrain, è pronta per presentare una monoposto praticamente nuova o profondamente rivista, un po’ come accaduto nel 2019. Una strategia escogitata per non dare tempo e modo ai rivali di prendere spunto da alcuni componenti e cercare di riprodurli.

Tuttavia, da parte dei rivali, ci si aspetta già una mossa del genere. Non è un caso che il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, rispondendo a Hamilton ai microfoni di Sky Sport F1 abbia asserito: “Sono abbastanza sicuro che saranno due o tre mesi avanti a noi quando saremo in Bahrain”. In sostanza, la partita dialettica è sicuramente su buoni livelli, vedremo in pista.

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