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Golf: Matteo Manassero, che inizio al Saudi International! Si mette dietro tutti i big dopo il primo giro
Ha avuto la propria conclusione da poco il primo giro del Saudi International, il torneo più chiacchierato di questa prima parte di stagione. Fa ora parte solo dell’Asian Tour, ma in realtà ha un ruolo molto più centrale nel golf mondiale: dietro, infatti, c’è la volontà di creare una specie di Superlega del golf, con il PGA Tour che ha evitato lo scontro frontale soltanto con una serie di misure che, più che sanzioni, somigliano a richieste ragionevoli, in modo da non danneggiare troppo il field. Questo è formato da un gran numero di big del circuito americano, attratti dalle prospettive soprattutto pecuniarie al Royal Greens Golf and Country Club.
Per il momento, però, a sorprenderli tutti è un italiano, e che italiano: Matteo Manassero, infatti, si riprende di forza la sua scena, quella dei grandi eventi, e vola al comando con lo score di -8 frutto sia di soli birdie che di un magnifico -6 nelle prime 9 buche, propiziato soprattutto da un -5 tra la 4 e la 9. Si tratta di un colpo non da poco per l’uomo che da poco è rientrato nei primi 400 del ranking mondiale, e che con un buon risultato potrebbe scalare ancor più posizioni in quello che è a tutti gli effetti l’evento più forte della settimana.
Seconda posizione per cinque: gli americani Bubba Watson e Harold Varner III, il giapponese Ryosuke Kinoshita, lo spagnolo Adri Arnaus e l’inglese Sam Horsfield, che però sono tutti distanti due colpi rispetto al ventottenne nativo di Negrar. Molto ampio anche il gruppo dei settimi: vi figurano due altri USA, Dustin Johnson e Matthew Wolff, il thailandese Phachara Khongwatmai, il sudcoreano Joohyung Kim, l’indiano Shiv Kapur e il cileno Joaquin Niemann, tutti a -5.
Più indietro diversi altri big a stelle e strisce e non solo: Patrick Reed e Jason Kokrak sono tredicesimi a -4 assieme all’inglese Tommy Fleetwood e allo svedese Henrik Stenson, mentre Xander Schauffele e Phil Mickelson sono al 23° posto. La performance peggiore in rapporto alla graduatoria globale, però, è di Bryson DeChambeau: lo scienziato pazzo del golf è 85° a +3, pagando fortemente un triplo bogey alla 7.
Foto: Federazione Italiana Golf