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Hockey ghiaccio femminile, Pechino 2022: ritardo dovuto al Covid per il match Canada-ROC. Cos’è successo

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Era ampiamente prevedibile che la situazione pandemica globale avrebbe influito su questi Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022; tuttavia, la situazione sta forse sfuggendo di mano al CIO, tra tamponi, falsi positivi, cariche virali basse e mancanza di risultati chiari.

Proprio quest’ultimo motivo ha portato a un ritardo (di circa un’ora) per l’inizio del match tra CanadaROC di hockey su ghiaccio femminile: cerchiamo di capire cosa sia successo stabilendo una linea temporale degli eventi.

Né il ROC né il Canada avevano accennato ad un qualche problema logistico, sembrava tutto nella norma e che dunque il match sarebbe regolarmente iniziato all’orario previsto. Tuttavia, a presentarsi sul campo da gioco (inizialmente) è stato solo il ROC.

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Il team nordamericano aveva deciso di non scendere in campo in quanto il ROC non avrebbe inviato i risultati dei test per rilevare il Covid-19 effettuati dalla squadra: insomma, c’era un’elevata possibilità che qualche atleta fosse risultata positiva, dal momento che gli esiti dei tamponi sarebbero stati celati.

Gli arbitri, anche loro regolarmente in campo, hanno avvisato il ROC di quanto stesse accadendo e l’inizio del match è stato posticipato di almeno un’ora. Difatti, così è stato: il match è attualmente in corso, previo accordo tra le due Nazionali, che hanno deciso di scendere in campo e disputare la partita indossando la mascherina.

Forse tutto ciò era evitabile, ma è abbastanza chiaro per tutti che si è generata un’enorme confusione sulla gestione delle positività al Covid riscontrate tra gli atleti olimpici; di questo passo, non è detto che quanto accaduto tra ROCCanada si riveli un unicum in queste Olimpiadi di Pechino 2022.

Foto: LaPresse

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