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Hockey ghiaccio
Hockey ghiaccio, Pechino 2022: la Finlandia piega la Russia e conquista il primo oro olimpico della sua storia
La “prima volta” non si scorda mai. La Finlandia, infatti, si mette al collo la medaglia d’oro del torneo maschile di hockey su ghiaccio dei Giochi Olimpici invernali di Pechino 2022 e coglie il primo titolo con i Cinque Cerchi della propria storia. Fino a questo momento, infatti, gli scandinavi avevano in bacheca 2 argenti e 4 bronzi, ma oggi hanno davvero meritato il trionfo.
L’atto conclusivo del torneo non ha certo lesinato in fatto di emozioni, come dopotutto l’intero percorso nel suo complesso, con la Russia che si è portata in vantaggio ma, con il passare del tempo, gli scandinavi hanno dimostrato di essere superiori in ogni aspetto del gioco. Il 2-1 finale, quindi, sancisce il successo finlandese, mentre i rivali si mangiano decisamente le mani per una gestione delle battute conclusive davvero pessima.
Finlandia – Russia 2-1: il match prende il via subito a viso aperto, con le due squadre che provano a farsi vedere in attacco. L’equilibrio, però, regna sovrano, fino al primo power-play della sfida. Bjorninen finisce sulla panca dei “cattivi” e la Russia ne approfitta subito. Grigorenko riceve il puck sulla fascia destra, vede Sateri leggermente coperto e lo trafigge con una conclusione perfetta sul secondo palo. Il vantaggio sblocca ulteriormente il match. Gli scandinavi creano diverse occasioni, tirano in porta ben 15 volte (contro 7) ma al primo riposo il punteggio dice comunque 1-0 per la compagine allenata da coach Zhamnov.
La seconda frazione vede gli scandinavi entrare sul ghiaccio con la chiara intenzione di rimettere il match sui propri binari, e così è. Al minuto 23:28 l’obiettivo viene realizzato. Il disco arriva a Pokka che, quasi dalla balaustra, lascia partire un bel diagonale che passa in mezzo alla difesa russa e sorprende Fedotov. Siamo sull’1-1 e la Finlandia prosegue sulle ali dell’entusiasmo, sfiorato l’immediato vantaggio dopo pochi secondi e in almeno altre 3 occasioni nel corso della frazione centrale. Il risultato, tuttavia, si trascina sull’1-1 fino al terzo tempo.
Si arriva, quindi, alla frazione decisiva. Nemmeno il tempo di ambientarsi sul ghiaccio che la Finlandia va a segno. Passano solamente 31 secondi, Anttila scaglia un tiro da posizione centrale, ma da distanza siderale, arriva una lieve deviazione, e per Fedotov non c’è nulla da fare, ormai il puck si è insaccato. Siamo sul 2-1. A questo punto la Russia si scuote e si riversa all’attacco, chiamando Sateri alla risposta in diverse occasioni. Poi, proprio sul più bello, i russi si squagliano. Nei minuti finali non riescono mai a rendersi pericolosi, nè a costruire una azione degna di nota. Coach Zhamnov non leva l’estremo difensore se non negli ultimi sessanta secondi, quando ormai è troppo tardi, e questo è un vero e proprio peccato capitale. Gli scandinavi gestiscono alla perfezione il puck e possono festeggiare un titolo davvero meritato.
Foto Lapresse