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Indycar
IndyCar, St. Petersburg: Scott McLaughlin conquista la Florida! Secondo posto per Palou
Scott McLaughlin conquista il Gran Premio di St. Petersburg, primo atto dell’IndyCar Series 2022. Il #3 di Penske si impone per la prima volta in carriera nella seguitissima serie statunitense riservata alle ruote scoperte, un impresa storica per il rookie of the year 2021. Sconfitto Alexander Palou che fino all’ultimo metro ha cercato di abbattere il giovane neozelandese.
Il #3 di Chevy ha tenuto la pole alla prima impegnativa staccata da un deciso attacco da parte di Colton Herta (Andretti #26). Il californiano ha beffato l’australiano Will Power (Penske #12) che da secondo è piombato quarto in pochi metri alle spalle anche dell’olandese Rinus VeeKay (Ed Carpenter #21). Incredibile start per il messicano Pato O’Ward (McLaren #5), subito nono con una partenza semplicemente perfetta.
Il tre volte vincitore del Supercars Championship, la principale categoria australiana riservata alle stock car, si è portato ad un secondo e quattro su Herta dopo i primi 8 giri. Terza piazza per Veekay davanti a Power, Marcus Ericcson (Ganassi #8) e Grosjean.
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Il decimo passaggio ha visto l’inizio delle soste. L’americano Josef Newgarden (Penske #2) è stato il primo a fermarsi, una strategia seguita dal ‘padrone di casa’ Kyle Kirkwood (Foyt #14) dal neozelandese Scott Dixon (Ganassi #9) e ed il francese Simon Pagenaud (Shank Racing #60). Anche O’Ward è stato uno dei primi a ‘pittare’, una scelta obbligata per non perdere la posizione su Newgarden.
Il 20° passaggio dei 100 previsti ha visto il sorpasso da parte di Power su Veekay e successivamente su Herta, entrambi su gomme soft. L’australiano si è messo all’inseguimento di McLaughlin, mentre l’olandese di Ed Carpenter si fermava per la prima volta al 22° giro.
Dopo 25 tornate è arrivata la prima neutralizzazione di giornata in seguito all’incidente da parte di David Malukas, rookie della categoria a bordo dell’auto #18 del Dale Coyne Racing with HMD Motorsports. Errore nel primo settore della pista per il 20enne nativo di Chicago, secondo lo scorso anno nell’Indy Lights.
Tutti, ad eccezione di Rossi, Dixon, O’Ward, Newgarden, Pagenaud, Kirkwood, Rosenqvist e DeFrancesco non si sono fermati in pit road in cui non sono mancati i colpi di scena. Da segnalare infatti un contatto tra Ericsson, Rahal e Grosjean, una fase che non ha portato conseguenze alle tre monoposto.
La prova è ripartita al 34° giro con Rossi sempre leader su Dixon ed O’Ward. Il #27 di Andretti si è fermato per la prima volta al 39° passaggio montando gomme rosse. Dixon ha preso il comando, mentre McLaughlin difendeva il secondo posto virtuale sullo spagnolo Alex Palou (Ganassi #10). Intorno al 50° giro sono riprese le soste per coloro che hanno evitato il pit in caution. Veekay ha potuto quindi prendere per la prima volta il comando sul britannico Callum Ilott (Juncos #77) e McLaughlin.
Al 63° giro è arrivata la sosta per Veekay, una mossa compiuta pochi minuti dopo il secondo pit dell’ex pilota di FIA F2. Herta ha risposto all’olandese, McLaughlin ha aspettato due tornate beffando i rivali. Il neozelandese è balzato leader su Palou, abile a prendere il secondo posto davanti a Veekay.
A 13 passaggi dalla conclusione Palou ha approfittato del traffico del teammate per Jimmie Johnson (Ganassi #48) per avvicinarsi sul 28enne nativo di Hamilton. L’ex vincitore della Bathurst 1000 ha iniziato a difendersi dall’iberico, campione in carica della serie che non è riuscito nell’impresa di beffare l’alfiere del ‘Capitano’. Terzo posto per Power, quarto per Herta davanti a Grosjean.
Prossima gara a metà marzo al Texas Motor Speedway.
CLASSIFICA FINALE INDYCAR GP ST. PETERSBURG
- Scott McLaughlin
- Alex Palou
- Will Power
- Colton Herta
- Romain Grosjean
Foto: LaPresse