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Jannik Sinner: “Rottura con Piatti perché è vecchio? Non ci sono ragioni, con Vagnozzi provo cose nuove”

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Jannik Sinner ha esordito in maniera vincente al torneo ATP 500 di Dubai, riuscendo a sconfiggere lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokin al termine di un incontro particolarmente complesso. L’altoatesino non ha brillato nel primo set e nella seconda frazione si è trovato sotto di un break, ma ha reagito e ha impattato trascinando il parziale al tie-break: sotto per 6-3 ha avuto la personalità per annullare tre match-point consecutivi. Nel terzo set ha sfoggiato un livello di gioco superiore ed è così riuscire ad avere la meglio sull’iberico col punteggio di 4-6, 7-6(6), 6-3.

Jannik Sinner è tornato sulla rottura del rapporto con l’allenatore Riccardo Piatti: “Se ho cambiato perché Vagnozzi è più giovane di Piatti? No, non è questo il motivo. Come ho sempre detto, ho passato sette anni meravigliosi con Riccardo Piatti e il suo team. Ma non ci sono ragioni precise”. L’altoatesino non ha dunque spiegato i reali motivi della separazione sportiva dal tecnico e si è soffermato su Simone Vagnozzi: “È ancora presto per parlarne, ma stiamo lavorando molto duramente anche su nuovi aspetti. Ma ovviamente c’è bisogno di tempo: ognuno di noi ne ha bisogno per conoscersi meglio“.

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Jannik Sinner si è lanciato anche verso la sfida di domani contro Andy Murray: “Ho perso l’ultima sfida, a Stoccolma: sarà una partita molto difficile. Tutti sappiamo che grande campione è, è un combattente: sarà dura”. E sul futuro più lontano:  “La strada è ancora lunga. Conosco il mio potenziale e so che posso giocare un buon tennis se mi sento bene. Ma so anche che devo migliorare ancora in molte cose”.

Foto: Lapresse

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