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MotoGP, Andrea Dovizioso: “Tre giorni produttivi, ho migliorato in frenata ma in alcuni punti perdo troppo”

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Andrea Dovizioso conclude i suoi test pre-stagionali provando a guardare il bicchiere mezzo pieno in vista del Mondiale MotoGP 2022. Il pilota romagnolo continua a fare esperienza nel team Yamaha WithU e scopre le caratteristiche di una M1 che, anche sul tracciato di Mandalika, procede un po’ troppo ad alti e bassi.

L’ex ducatista inizia facendo un bilancio del lavoro svolto sul tracciato indonesiano: “Questi tre giorni sono stati molto produttivi. Siamo riusciti a provare di nuovo alcuni materiali, capirli di più e prendere il positivo. siamo riusciti a trovare una buona base di setup, ora riesco a frenare forte. Rimangono dei punti dove perdo veramente tanto. Ci abbiamo lavorato in questi giorni e mi ci sono avvicinato, ma non a sufficienza. Sono contento di andare in Qatar e vedremo come arriveremo noi lì, come invece arrivano gli altri non si capisce troppo, quando fai i test su piste così calde non è così facile. Ho visto Marc Marquez e Pol Espargarò particolarmente forti sul passo gara, le Ducati veloci ma non chiaro, anche Alex Rins mi è sembrato particolarmente forte”.

Il forlivese prosegue poi passando a descrivere il suo andamento con la nuova moto: “Non sono ancora felice al 100%, sto migliorando con il feeling. In questi tre giorni mi sono sentito meglio rispetto alla Malesia, abbiamo provato diversi setup e diverse cose, alcune cose vanno meglio, altre no. Il risultato finale non è quello che voglio, perché vorrei stare davanti ed essere più veloce. Il lavoro fatto credo sia stato buono, abbiamo provato altre cose che dovevamo provare e tentiamo di migliorare”.

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Ultima battuta sulla Yamaha nel suo complesso: “Se parliamo di moto facile, bisogna fare attenzione a due cose. La prima è quanto sia fisica la moto e il feeling che si ha in sella. La seconda è la velocità che si ha. Se parliamo di cosa fare sulla moto, sembra semplice. Ma se sei lento, questo diventa difficile. Guidare la moto è un conto, ma essere veloci è un altro conto. In passato credo che la situazione fosse diversa, tutti in Yamaha erano abbastanza competitivi e forse la moto è più facile di altre da guidare? Sì, ma poi bisogna considerare la velocità che si ha, perché puoi stare comodo, ma se prendi un secondo la facilità non serve. Quando sei in gara devi spingere, ma se spingi e sei lento, non va bene”.

Credit: MotoGP.com Press

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