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MotoGP, Fabio Quartararo deluso dopo i test di Mandalika: “Il motore è ancora inferiore agli altri, sarà un anno durissimo”

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“La cosa deludente è che con così tanto tempo per sviluppare il motore, non abbiamo nulla”. Parole e musica di Fabio Quartararo. Il campione del mondo non le manda a dire alla Yamaha, al termine dei cinque giorni di test pre-stagionali (due a Sepang e tre a Mandalika) che ha concluso con buoni riscontri a livello di cronometro, ma con una palpabile delusione a livello di motore.

“Non capisco per quale motivo su qualsiasi pista siamo sempre in media 10 kmh più lenti degli altri – incalza “El Diablo” a motorsport.com – Che il rettilineo sia di 100 metri o di un chilometro, il gap è minimo di 10kmh, a volte anche di più. Ecco perché non ne sono felice. Lo sanno molto bene anche se lo ripeto spesso”. Non solo il francese, anche il team principal Massimo Meregalli, gli fa eco puntando il mirino verso la Casa madre giapponese: “Ci aspettiamo una stagione molto dura, è una situazione che sta molto stretta a tutti i piloti. Sarà molto interessante per coloro che guarderanno le gare dal divano, ma sarà meno interessante per coloro che saranno nei box”.

Il campione del mondo in carica torna ad analizzare la situazione legata al motore della sua M1: “Non possiamo fare più niente. Per quanto mi riguarda, io vado al 100% ogni volta che sono in pista, ma abbiamo quello che abbiamo. Speravamo in una velocità massima molto migliore, ma in realtà è esattamente la stessa”.

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Il nativo di Nizza prosegue nel suo racconto colmo di delusione: “Non so dove possiamo fare di meglio. Quando si comincia a sentire l’anteriore che si muove dappertutto, il posteriore che scivola al limite, è difficile trovare altro. Per correre a questo ritmo, ogni volta che sono in pista devo spingere molto. Quando entro in pista, è per andare a combattere”.

Se questi sono i presupposti, anche l’esordio della stagione non sembra riservare grandi speranze al team di Iwata: Non credo che per il Qatar avremo qualcosa, purtroppo. Quello su cui posso lavorare è studiare ogni traccia il più possibile. Non fare errori, fare buone qualifiche e anche buone partenze. A Portimao l’anno scorso ci siamo qualificati ottavi e siamo rimasti indietro. Non possiamo ripetere questi errori, penso che il sesto posto sia il massimo, altrimenti saremo in difficoltà”.

Credit: MotoGP.com Press

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