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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Abbiamo tirato fuori l’80% del potenziale della Ducati, non ci interessa fare i time-attack”

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Non si scompone Francesco Bagnaia al termine del secondo giorno di prove a Mandalika (Indonesia). A differenza del day-1, i piloti hanno potuto effettuare un lavoro completo senza interruzioni da parte del meteo e non a caso Bagnaia ha portato a termine ben 83 giri.

Un numero che certifica quale tipologia di lavoro il ducatista e la sua squadra hanno effettuato, senza badare troppo al time-attack o alle prove dello stesso. Alla fine della fiera “Pecco” ha terminato in decima piazza in una graduatoria comandata da Luca Marini con la Rossa del Mooney VR46 Racing Team.

Quando fai dei test è sempre molto difficile capire il tuo livello, perché ci sono tante variabili. Oggi, per esempio, ho notato che in tanti hanno fatto due o tre time attack, mentre la nostra strategia era abbastanza diversa. Gli unici che ne hanno fatta una simile alla nostra sono stati quelli della Honda e Mir“, ha dichiarato Bagnaia (fonte: it.motorsport.com).

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Qualcuno la condivide e, dal mio punto di vista, in questo momento fare i tempi non serve a niente. Può aiutare a riabituarsi a fare i time attack, ma la cosa fondamentale è essere costanti con le gomme usate su una pista completamente nuova. Oggi abbiamo fatto un grande lavoro di durata con le gomme, perché ne ho portate due a 30 giri e con entrambe c’erano solo tre decimi tra il giro più veloce e quello più lento. Direi che siamo stati tra i più forti a livello di passo“, ha sottolineato il vice-campione del mondo 2021.

Esprimendo poi un giudizio sui rivali, il centauro italiano ha aggiunto: “Nei test è sempre molto difficile capire i valori, ma mi sembra di sì. Mi paiono molto veloci le Honda in questo momento, ma questo è un tracciato che si adatta bene anche a noi, anche se ci manca ancora di capire due o tre cose. Sono due giorni che comunque stiamo girando tanto ed oggi ho fatto il mio record su una MotoGP, perché 83 non mi era mai capitato di farli prima“.

Completando poi il discorso sulla giornata di test, quindi, emergono buone sensazioni pur ammettendo: “Non siamo ancora al 100% del potenziale della moto, che è più alto, ma abbiamo trovato delle soluzioni interessanti e credo che abbiamo tirato fuori l’80% del potenziale della GP22, quindi abbiamo ancora del lavoro da fare“.

Foto: MotoGP.com Press

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