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MotoGP, il motore resta il punto debole per Yamaha. Brutte notizie per Quartararo e Morbidelli

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Dall’11 al 13 febbraio il nuovo circuito di Mandalika (Indonesia) sarà teatro dei test di MotoGP, importanti per definire le linee guida di sviluppo per tecnici e piloti.

Ci si proietta a queste prove con tanti punti di domanda circa il rendimento delle moto e la constatazione è che la Yamaha, con il campione del mondo Fabio Quartararo e Franco Morbidelli, dovrà lavorare non poco. Nei primi test tenutesi a Sepang (Malesia), infatti, i piloti hanno dovuto fare i conti con le criticità legate al motore, che resta il vero punto debole della M1.

A confermare ciò, in un’intervista a corsedimoto.com (Gazzetta dello Sport), è stato il  capotecnico di Quartararo, Diego Gubellini. “Sicuramente il motore è il nostro punto più debole. Già l’anno scorso era chiaro che fosse quello il punto da migliorare di più, ma non c’è stata una variazione molto importante. Quindi resterà il punto più debole anche quest’anno rispetto a Ducati e Honda“.

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Un gap quindi evidente che la Yamaha cercherà di compensare con aerodinamica e ciclistica, anche se non sarà affatto semplice: “Quest’anno riproveremo a sfruttare questi punti forti. Ci sono circuiti dove abbiamo un piccolo vantaggio viceversa su altri“, ha affermato Gubellini.

Sul tracciato indonesiano potremmo avere le idee un po’ più chiare, ma è evidente che Quartararo e il resto della truppa di Iwata dovrà darsi da fare per tenere il passo dei concorrenti.

Foto: LaPresse

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