Basket
NBA, il mercato si chiude con il botto: Harden va ai 76ers, Simmons ai Nets. Porzingis lascia Dallas per Washington
Come sempre, la trade deadline NBA regala dei grandi sconvolgimenti nella lega di pallacanestro più grande del mondo. Il caso più eclatante di questi ultimi giorni riguardava James Harden, che stava cercando in ogni modo di poter lasciare i Brooklyn Nets, piazza in cui non è riuscito ad esprimersi al meglio, facendo le valigie a due ore dalla chiusura del mercato.
L’MVP del 2018 e tre volte miglior marcatore della stagione regolare ha visto le sue richieste esaudite, approdando ai Philadelphia 76ers di Joel Embiid. Negli ultimi giorni la città dell’amore fraterno è stata la piazza più calda attorno al nome di Harden, anche perché a roster avevano un asset perfetto da poter scambiare: Ben Simmons.
La prima scelta del Draft 2016 non aveva ancora messo piede in campo essendo stato per mesi in rotta con tutto l’ambiente, dalla dirigenza all’altra superstar della squadra, passando per l’allenatore Doc Rivers: ad appesantire l’aria attorno all’australiano i suoi pochi miglioramenti al tiro tanto da costringerlo in panchina in gara-7 del secondo turno playoff con gli Atlanta Hawks. Dopo mesi di inattività, lo scambio era la cosa più giusta. A Philadelphia vanno dunque Harden e Paul Millsap, mentre Simmons va ai Nets assieme a Seth Curry, Andre Drummond e due prime scelte future.
Ma il mercato non è rimasto immobile nell’assistere a questo scambio. Si sono mossi anche i Dallas Mavericks, che hanno deciso di scambiare Kristaps Porzingis. Il lettone non è riuscito a diventare il sidekick perfetto per Luka Doncic e lascia dunque il Texas assieme ad una seconda scelta; fanno invece il percorso inverso il playmaker Spencer Dinwiddie e Davis Bertans. Attiva anche Boston, che registra il ritorno di Daniel Theis sotto canestro per Dennis Schroeder, Bruno Fernando ed Enes Freedom a Houston e aggiungono Derrick White in cabina di regia per Josh Richardson, Romeo Langford e una prima scelta che volano verso San Antonio.
Foto: LaPresse